L'idea circolava già da tempo, almeno da quando si è cominciato a parlare di un film per il cinema tratto dalla serie UFO. Secondo fonti bene informate sarebbe allo studio il progetto di un nuovo film basato sulla mitica serie tv Spazio 1999: si tratterebbe di un remake, che prende le vicende raccontate dalla serie per aggiornarle in una pellicola di almeno due ore di durata. Ad avere l'idea un insospettabile fan della serie: l'attore californiano Nicolas Cage (Next, Ghost Rider, Segnali dal futuro) che si starebbe impegnando attivamente anche sul versante della produzione.

Parlare della serie creata da Gerry e Sylvia Anderson agli appassionati italiani di fantascienza è quasi pleonastico: le vicende della base lunare Alpha e dei suoi trecento occupanti, costretti a girovagare nello spazio aggrappati alla Luna fuoriuscita dalla sua orbita, tennero incollati al televisore milioni di italiani. Merito di un'idea accattivante (pur nella sua totale implausibilità scientifica), di un ottimo cast e del fatto che fosse la prima coproduzione internazionale della Rai, almeno nella prima stagione. Le due stagioni della serie ebbero un enorme successo in giro per il mondo; negli USA invece l'accoglienza fu piuttosto tiepida, essendo gli americani abituati a un altro tipo di science fiction. Stupisce pertanto che proprio da un americano sia partita l'idea del remake cinematografico. Lo stesso Isaac Asimov criticò la serie per la sua scarsa attenzione alla verosimiglianza scientifica.

Ma andiamo con ordine. Tutto è partito da un'intervista di Cage pubblicata da uno dei tanti siti di gossip che spopolano nel web. Parlando dei suoi gusti televisivi, Cage ha fatto un accenno proprio a Space: 1999 tra i suoi serial preferiti: di fronte alle perplessità dell'intervistatore (non ne aveva mai sentito parlare...) Cage si è inalberato, attaccando un elogio persino esagerato, e ha concluso dicendo che pur di rivedere il telefilm in una versione aggiornata sarebbe disposto a impegnarsi personalmente nella realizzazione. Da qui le antenne della nostra redazione si sono sollevate di colpo e, leggendo qualcosa tra le righe delle dichiarazioni, abbiamo provato a capire cosa ci fosse di concreto. Ricordandoci della coproduzione italiana siamo arrivati a delle fonti interne alla Rai, e qui abbiamo avuto la sorpresa.

A quanto pare, alcuni mesi orsono l'attore ha contattato la ITV, il network televisivo britannico che detiene i diritti della serie dopo la scomparsa di ITC Entertainment, per verificare la disponibilità di una coproduzione cinematografica. In una riunione svoltasi a Londra, Cage si sarebbe dichiarato disposto a partecipare lui stesso al finanziamento. La ITV si è dimostrata interessata a riportare in vita la serie, e ha iniziato a sondare il terreno presso altre compagnie, prima fra tutte Rai Cinema, la società di produzione cinematografica della Rai. Visto il buon momento della fantascienza sia al cinema, con il megasuccesso di Avatar, che in televisione, testimoniato dall'arrivo di parecchi serial nei palinsesti Rai e Mediaset in chiaro e in digitale (Rai 4 sta trasmettendo tutte le stagioni di Battlestar Galactica), oltre alla costante presenza del genere nei palinsensti di Sky, la dirigenza di Rai Cinema avrebbe dato il consenso allo studio di fattibilità preliminare. Anche le major hollywoodiane sarebbero interessate al progetto, con la Disney in prima fila.

Venendo ai particolari della realizzazione, secondo le nostre fonti sarebbe già stato abbozzato, in alcuni incontri promossi ancora da Cage, un possibile sviluppo del film. Ovviamente l'idea della Luna che viene sparata fuori dall'orbita in seguito a un'esplosione nucleare, già inverosimile negli anni Settanta, oggi sarebbe inaccettabile. Tra le ipotesi di trama più accreditate ci sarebbe quella secondo cui, in seguito a un esperimento di fisica quantistica svoltosi sulla base Alpha, verrebbe generato un Ponte di Einstein-Rose, chiamato anche wormhole di Lorentz, cioè un cunicolo spaziotemporale in grado, secondo le teorie della fisica moderna, di mettere in comunicazione due punti distanti dell'universo. La Luna ne verrebbe inghiottita, dando così origine alle vicende del film.

Un altro punto in discussione consiste nella data entrata ormai nella leggenda: 13 settembre 1999. ITV vorrebbe soprassedere su questo punto mentre Cage vorrebbe a tutti i costi mantenere la mitologia della serie. Nessuna decisione definitiva sarebbe stata ancora presa, ma l'ipotesi dell'attore consisterebbe nell'ambientare il film in una specie di realtà alternativa, nella quale una base lunare esiste già nel 1999. Con tutta la serie di paradossi che questa ipotesi potrebbe portarsi dietro nella trama.

A proposito della quale non sarebbe stato ancora scelto lo sceneggiatore, così come non è stato deciso il regista, anche se il primo nome fatto da Cage sarebbe quello di Jon Turteltaub, regista della scuderia Disney con cui Cage ha lavorato in occasione di Il mistero dei Templari e Il mistero delle pagine perdute. Per quanto riguarda il cast, si darebbe per scontato Cage nella parte del comandante John Koenig; sulla dottoressa Helena Russell (Barbara Bain nella serie tv), un'ipotesi suggestiva riguarderebbe la possibile presenza della splendida Nicole Kidman (Invasion), molto amica di Cage e a cui lo stesso attore avrebbe già prospettato l'idea. Per il ruolo che fu del compianto Barry Morse, cioé il professor Victor Bergman, la ITV vorrebbe un attore inglese e avrebbe proposto David McCallum (attualmente in NCIS) o in alternativa, e piuttosto a sorpresa, l'ex Dottore Christopher Eccleston, per attirare verso il film nuovi fan e per dare al personaggio un'impronta più moderna. L'australiano David Wenham potrebbe avere il ruolo di Alan Carter e Craig T. Nelson quello di "Zandor", che fu di Christopher Lee. Non è chiaro se ci sarà qualche ruolo per attori italiani, così come non sarebbe stato deciso un eventuale cameo di Martin Landau, il Koenig "originale". Ma conoscendo le ragioni del marketing, entrambe le possibilità non sono da escludere.

Insomma, stando alle nostre fonti soprattutto Cage appare molto determinato e starebbe trascinando tutti gli altri, ammaliati dalla possibilità di sfruttare la scia del successo di Avatar con un film dall'idea di sicuro impatto. Se poi venisse realizzato in 3D il grado di spettacolarità aumenterebbe sicuramente, ma per farlo ci vorrebbe uno sforzo produttivo enorme che, visti i tempi, pochi si sentirebbero di garantire. Non resta che incrociare le dita e alzare lo sguardo in alto di tanto in tanto, per assicurarsi che la Luna sia ancora al suo posto.