Attraverso il connubio di linguaggio teatrale e scientifico si racconterà l’avvincente storia di un uomo che ha dedicato più di trent’anni della sua vita all’osservazione del pianeta Marte, una passione nata per un evento fortuito.

Grazie al suo brillante ingegno e all’aiuto del telescopio Merz, divenuto famoso dopo le sue scoperte, Giovanni Virginio Schiaparelli è riuscito a mostrare al mondo degli aspetti di Marte fino ad allora sconosciuti, descrivendo “mari”, “continenti” e “canali” attraverso un innovativo metodo scientifico da lui stesso inventato. Ancora oggi vengono conservati i nomi che Schiaparelli diede a quei luoghi, nomi scelti ispirandosi alla geografia poetica e all’archeologia mitica.

Un uomo che nonostante il suo rigore scientifico non ha dimenticato il fascino che desta l’osservazione dell’universo e grazie alla sua immaginazione ci ha narrato di una possibile vita intelligente su Marte. Da qui prese vita quel filone della letteratura della fantascienza che ci ha accompagnati per l’intero Novecento.

Allo spettacolo, produzione originale del Museo, seguirà la visita nella cupola storica del Museo Astronomico: qui il pubblico potrà osservare Marte con lo stesso telescopio che permise allo Schiaparelli di raggiungere la sua fama e di regalarci le magnifiche mappe da lui stesso disegnate.

Lo spettacolo verrà messo in scena alla Saletta dell’Orto Botanico, in via Fiori Oscuri 4 a Milano, il 15-16 e 19 dicembre e l'11-12 gennaio 2008.

La partecipazione è possibile solo su prenotazione. Telefonare al numero 02 5031 4680 dalle 10 alle 17 dal lunedì al venerdì non festivi a partire dal 03 dicembre. Il contributo richiesto è di 13,00 Euro.

Si prevedono due turni, ognuno per un massimo di 25 persone, secondo gli orari: I turno: ore 20:00, Ingresso in via Fiori Oscuri 4 dalle 19:40 alle 19:55. II turno: ore 21:30– 23:30Ingresso in via Fiori Oscuri 4 dalle 21:10 alle 21:25.

Testo e Regia: Maurizio Caldini. Con Enzo Musicò (Le Nuvole-Teatro, arte e scienza), Ennio Giuliani. Musiche originali: Massimo Cordovani. Scenografia: Maurizio Caldini, Paola Abate. Produttore Teatrale: Paola Abate. Luci: Roberto Lalli