Pur essendo ufficialmente un scrittore di genere thriller, Eraldo Baldini si è trovato spesso ai confini col fantastico. E nel suo nuovo romanzo, Melma, coniuga apertamente giallo e fantascienza ambientando la vicenda nel futuro.

Siamo nel 2050, in Italia. L'Adriatico - Baldini è di Ravenna, quindi gioca in casa - è ormai una zona distrutta dall'inquinamento, dove vive una umanità reietta, marginale, apparentemente rassegnata.

Da molto tempo ormai sono cessati gli attentati di stampo ecoterrorista che avevano sconvolto il pianeta in segno di disperata rivolta contro una situazione ambientale fattasi via via più insopportabile.

Il progetto di recupero dei siti compromessi ideato da una potente organizzazione internazionale, “il Dipartimento”, sta per essere avviato quando la figlia del capo di quell’ente viene rapita e, si ipotizza, tenuta prigioniera nell’Area 1, proprio quella del Petrolchimico dell’Alto Adriatico.

Il protagonista scelto da Baldini è l'intermediario Padre Nelson Cattelan che dovrà recarsi in quel luogo difficile in cui la natura si sta riappropriando delle rovine: una natura degenerata, mutante, ostile, anche a causa del “grande caldo” che sta sempre più attanagliando il pianeta.

Una discesa agli inferi, un viaggio allucinante in un mondo sconvolto dai disastri causati in vari modi dall’uomo, dentro una melma di intrighi e di colpe, di dolore e di lotte, alla scoperta di segreti sconvolgenti. Un viaggio, allo stesso tempo, che potrebbe condurre alla speranza.

Il libro viene pubblicato nella collana VerdeNero, una iniziativa delle Edizioni Ambiente in collaborazione con LegAmbiente, una serie di thriller dei più noti autori italiani sul tema dell'ecomafia. La collana è stata aperta dal romanzo Bestie di un altro autore ai confini dei generi, Sandrone Dazieri, mentre il secondo volumetto, Fotofinish, ospitava tre racconti di Giacomo Cacciatore, Valentina Gebbia e Gery Palazzolo.

Melma di Eraldo Baldini, VerdeNero Edizioni Ambiente, pagine 176, euro 10.