A giudicare dagli incassi nelle sale italiane di Il Signore degli Anelli - Le Due Torri sembra che la Tolkien-mania sia destinata a durare ancora a lungo. Seguendo l'esempio di altre popolari serie cinematografiche come Guerre Stellari e Star Trek la New Line Cinema e l'equipe di collaboratori di Peter Jackson hanno quindi di buon grado accettato l'idea di allestire nel Museo di Wellington Te Papa una mostra dedicata all'intera trilogia e nella quale si possono ammirare costumi, gioielli, armi, modelli, maschere, manufatti e trucchi usati durante la lavorazione dei tre film. La mostra si intitola The Lord of the Rings Motion Picture Trilogy - The Exhibition ed è stata visitata in poche settimane da circa 50.000 persone. La mostra dell'Anello rende omaggio all'immenso lavoro di pre-produzione che è stato fatto a monte delle riprese vere e proprie, permettendo ad appassionati di vedere e toccare con mano quello che magari si vede solo per pochi attimi sullo schermo cinematografico: dai piedi finti degli hobbit ai denti degli orrendi orchi, dalle miniature sognate da Frodo della Contea in rovina a quella del Castello di Sauron, passando per le armi e spade, per arrivare ai costumi indossati da Arwen (Liv Tyler), Galadriel (Cate Blanchett), molti di quelli indossati da Frodo (Elijah Wood) e gli altri hobbit nonché l'armatura di Re Theoden (Bernard Hill). Sul fronte effetti speciali ci vengono svelati molti dei trucchi ottici usati e ci si può dilettare a farsi riprendere davanti ad uno schermo blu e poi inserire la propria immagine nel regno visivo della Terra di Mezzo ricreata dai tecnici degli effetti speciali della Weta FX. Infine l'incontro faccia a faccia con l'Anello che è il motore narrativo dell'intera vicenda, piazzato al centro di uno spazio oscuro e sapientemente illuminato per esaltarne le caratteristiche magiche. Tutti principali personaggi della storia hanno una parte dedicata a loro, con dettagli sul personaggio, sulla sua storia e anche sull'attore che lo ha impersonato. Il Museo Te Papa di Wellington è noto per l'alta interattività delle proprie mostre e questa rientra perfettamente nella categoria, risultando per essere non solo curiosa e informativa ma anche divertente. L'aspetto tecnologico applicato alla realizzazione di uno spettacolo cinematografico è doverosamente sottolineato, il che rende questa mostra particolarmente adatta ad essere ospitata in musei che hanno un orientamento scientifico. Dopo la capitale neozelandese The Exhibition comincerà il proprio tragitto itinerante che la porterà in giro per il mondo. Tra le tappe già confermate ci sono il British Science Museum di Londra, il Powerhouse Museum di Sydney e poi i musei scientifici di Boston e Singapore. Le date esatte sono ancora da confermare.