L'enigmatico oggetto in orbita intorno alla Terra scoperto dall'astronomo dilettante Bill Yeung e del quale avevamo dato notizia il 16 settembre scorso, non è un oggetto naturale e, come tale, non può essere considerato una "luna" della Terra. Osservazioni più accurate di J002E3 effettuate dall'Università dell'Arizona e dal MIT hanno rilevato infatti che lo spettro del colore riflesso dall'oggetto richiamerebbe una vernice bianca al biossido di titanio del tipo usato dalla NASA sui suoi razzi diretti sulla Luna. Sembra dunque che la suggestiva ipotesi di una terza luna della Terra (la seconda è un asteroide di circa 5 km di diametro chiamato Cruithne e scoperto il 10 ottobre 1986) sia definitivamente da scartare. Considerando la possibilità di un oggetto proveniente da qualche missione Apollo, la NASA ha effettuato alcune simulazioni rispetto alle probabili traiettorie che avrebbero assunto i pezzi rimasti nello spazio di alcune di queste missioni. Sulle prime è parso che i parametri di J002E3 si accordassero piuttosto bene con l'Apollo 14 del 1971, ma non sembra che manchino all'appello dei pezzi del sistema di propulsione. I tecnici della NASA hanno ipotizzato allora che poteva trattarsi di uno dei pannelli di 7 metri del Lunar Module Adapter, ma in tal caso ci si sarebbe aspettati una minore luminosità. Secondo la NASA, scartate queste ipotesi, le probabilità maggiori sono allora da attribuirsi a un rottame della missione Apollo 12 che, il 15 novembre 1969, scaricò lo stadio S-IVB, ma il razzo restò acceso troppo a lungo e lo stadio andò a occupare un orbita di 43 giorni tra la Terra e la Luna. Orbita assai simile a quella di J002E3. L'orbita di S-IVB fu seguita per qualche mese, dopodiché, probabilmente nel marzo 1971, scomparve e tutti se lo dimenticarono. La scomparsa dell'oggetto può essere imputabile a un tipo di orbita eliocentrica che porta l'oggetto fuori dall'attrazione gravitazionale terrestre per 31 anni. La NASA ha calcolato che J002E3 lascerà la Terra alla sua sesta orbita, nel giugno del 2003, riprenderà a seguire la sua orbita eliocentrica per trent'anni circa, dopodiché tornerà dalle nostre parti. Ma questo bizzarro balletto cosmico non potrà durare molto a lungo, perché questi tipi di moti non sono stabili. Ciò significa che l'oggetto finirà comunque per cadere sulla Terra o sulla Luna. Ma niente paura: non solo perché non succederà nell'immediato futuro ma nel giro di qualche migliaio di anni, ma anche perché nel caso di un impatto con la Terra, J002E3 verrà completamente disintegrato al suo rientro nell'atmosfera.