Era il 14 agosto del 2019 (sì, è passato davvero così tanto tempo) quando nel decimo episodio della stagione tre di The Handmaid's Tale intitolato Mayday, ovvero il nome della resistenza, June (Elisabeth Moss) che ormai non ne vuole più sapere di essere chiamata Offred, dopo aver subìto ogni sorta di sconfitta e umiliazione, sferrava un colpo devastante alla cosiddetta repubblica di Gilead: riusciva a far partire un aereo pieno di bambini (più o meno centosessantacinque secondo il creatore della serie Bruce Miller) ma non poteva evitare di essere ferita da un colpo di arma da fuoco e portata in salvo da quelle che stanno ormai diventando le suo compagne d'armi. Oggi scopriremo cosa accadrà dopo quell'ultima scena dove veniva trasportata su un mantello rosso.

Il plot ufficiale

Nella quarta stagione June passa al contrattacco contro Gilead, diventando l'impavida leader della resistenza, ma i rischi che corre portano a sfide inaspettate e pericolose. La sua ricerca di giustizia e vendetta minaccia di consumarla e distruggere le relazioni a cui tiene di più.

Cosa aspettarsi

Bruce Miller in una serie di interviste con IndieWire, HarpersBazaar (sì parlano anche di serie di questo tipo) e perfino Elle, ha rivelato buona parte dei pezzi del puzzle che compongono la stagione 4.

Gli episodi: a parte la prima stagione, le due seguenti erano composte di tredici episodi, ora si torna alle origini con dieci episodi, ma Miller dichiara che si è trattata di una scelta creativa e non dipesa dalle difficoltà legate al covid. Per l'autore avere dieci episodi elimina la necessità di avere multipli archi narrativi e di concentrarsi su un singolo aspetto che faccia da propellente per la stagione.

Aunt Lydia (Ann Dowd): la spietata addestratrice di ancelle (perché allenatrice non rende l'idea) è ossessionata da June, vede il suo valore legato a ciò che la sua avversaria sta realizzando, i danni che sta facendo al mondo che ritiene suo. Uno dei temi della stagione è chi è responsabile per il comportamento di un'altra persona e per quanto siano nemiche, passano un sacco di tempo chiedendosi cosa stia facendo l'altra, in un intreccio inestricabile.

Elisabeth Moss aggiunge che un altro tema è cosa significa avere il vero potere e chi lo possiede veramente

Il potere non è sempre quello che sembra, può essere distruttivo ed entrambe lo stanno cercando nel loro viaggio.

Risoluzione: per la prima volta Miller assicura che ci saranno conclusioni ad alcuni degli aspetti ricorrenti della serie, perché dopo aver creato un ciclo infinito di sofferenze, ha scoperto che può far davvero succedere delle cose ed avere comunque una storia da raccontare. Diciamolo, la seconda stagione girava parecchio intorno a sé stessa.

Niente confini: lo showrunner ha definito la quarta stagione come nomade, nel senso che rispetto a quelle precedenti dove la serie era legata alla casa del comandante Waterford (Joseph Fiennes) o del comandante Lawrence (Bradley Whitford), qui seguiremo la passione di June, ciò che la spinge ad agire, la sua inarrestabile ricerca di un cambiamento, che ci porterà ovunque, non c'è una metaforica casa base, niente più senso di claustrofobia.

I bambini: per quanto riguarda Gilead i bambini liberati da June sono una loro proprietà e sono pronti a entrare in guerra per riprenderseli. E come sempre, June non ha nessuna intenzione di andarsene senza la figlia Hannah. Anche se la bambina nemmeno la riconosce, potremmo aggiungere.

Nick (Max Minghella): uscito di scena circa a metà della terza stagione per andare a sedare una rivolta a Chicago, ora andremo a scoprire gli sviluppi di questa altra ribellione.

Canada: un altro aspetto per lo più andato perso nella stagione precedente erano i personaggi in Canada, ora avremo più tempo per esplorare la vita dei rifugiati, i quali però non solo non si sono liberati di Gilead psicologicamente, ma il fatto che siano in Little America non implica che ci rimarrano per sempre, il che aggiunge una connotazione alquanto cupa. Inoltre Serena Waterford (Yvonne Strahovski) dovrà rispondere delle sue azioni. Non  che il marito sia particolarmente innocente.

I dieci episodi della stagione quattro di The Handmaid's Tale debuttano oggi mercoledì 28 aprile negli States e domani giovedì 29 aprile in esclusiva su TIMvision con cadenza settimanale, vi lasciamo con il trailer ufficiale più recente.