Ci sono diverse città in Italia con tradizioni fantascientifiche ragguardevoli: Milano certamente, Roma, Modena, Bologna, Piacenza, Chieti, Catania e Palermo. Ma il primato spetta forse a Trieste. Dove si è tenuta la prima Eurocon, la prima Italcon, dove si è tenuto il Festival del Cinema di Fantascienza e poi il suo erede Trieste Science+Fiction, dove sono nate e hanno prosperato tante importanti pubblicazioni amatoriali e no, dove hanno avuto il loro battesimo fantascientifico tanti protagonisti di questo mondo, non ultimo lo stesso Giuseppe Lippi, per tanti anni curatore di Urania.

Alla città italiana della fantascienza Kipple dedica un'antologia, FantaTrieste, curata da Roberto Furlani, con dieci racconti di dieci autori triesti di nascita o di adozione.

Il libro

Accanto ad alcune delle firme più interessanti del momento (Olivo, Aloisio e Davia, per fare un esempio contemporaneo) proponiamo autori che da decenni occupano una posizione stabile tra le certezze della fantascienza peninsulare, come Fabio Calabrese, Giuseppe O. Longo e Gianfranco Sherwood.

Un curriculum ragguardevole ce l’hanno anche Alex Tonelli e Caleb Battiago, noti esploratori di zone dell’immaginario contigue alla fantascienza dei puristi.

FantaTrieste si chiude con un racconto di Luigi R. Berto, il padre putativo della presente iniziativa visto che la sua raccolta personale di oltre quarant’anni fa (e di cui Pitco è un estratto) ha dato il la al progetto qui presentato, che ne riprende il nome; anche il curatore Roberto Furlani propone la sua visione di Trieste fantascientifica, con rimandi storici al passato asburgico che si mischiano con uno degli aspetti della Trieste contemporanea: la Barcolana.

Si sottolinea l’ampiezza del ventaglio tematico oltre che generazionale, e ciò si configura nei filoni che trovano spazio in questa selezione: dal divertissment di Berto alle tematiche sociologiche e all’introspezione di Olivo; dalla fantascienza classica dal sapore asimoviano di Longo alle tinte dark di Battiago; dall’incontro con la mitologia a cui ci conduce Tonelli a quello con una civiltà aliena immaginata da Aloisio; dal thriller biotecnologico di Davia a un’hard sf che si snoda tra due secoli di Furlani, dalla fantarcheologia “marittima” di Calabrese a quella “carsica” di Sherwood.

La Trieste fantascientifica aveva veramente molto da dire, insomma, e se in qualche misura l’obiettivo è stato raggiunto occorre ringraziare alcuni autori che non appaiono nelle prossime pagine, ma il cui apporto è stato di prezioso aiuto ai fini della realizzazione di questo progetto: Fabio Tarussio, Zeno Saracino e Fabio Novel. Altri nomi che suggeriscono che le incursioni nella fantatrieste potrebbero non essere finite.

Gli autori

Un manipolo di autori triestini, di nascita o di adozione, impreziosisce questa raccolta a tema. In ordine di pubblicazione troviamo: Fabio Aloisio, Simonetta Olivo, Lorenzo Davia, Giuseppe O. Longo, Roberto Furlani, Alex Tonelli, Fabio Calabrese, Caleb Battiago, Gianfranco Sherwood e Luigi R. Berto. La curatela è di Roberto Furlani mentre la copertina è di Ksenja Laginja su fotografie di Simonetta Olivo. Il logo interno è di Elisa Furlani.

FantaTrieste a cura di Roberto Furlani, Avatar, Kipple Officina Libraria, pagg. 151, euro 15, ebook euro 3,95.