Il 16 novembre Sam J. Miller sarà a Milano per presentare il suo romanzo Blackfish City, pubblicato in Italia da Zona 42 col titolo La città dell'orca. Il romanzo, vincitore nel 2019 del Premio John W. Campbell Memorial (il premio assegnato dal Center for the Study of Science Fiction dell'Università del Kansas, non quello quasi omonimo assegnato dalla casa editrice Dell e che recentemente ha cambiato nome) e finalista all'Hugo e al Nebula.

Il libro

"Non parlare del passato. Non chiedere al tuo vicino perché ha lasciato il posto da cui viene, qualunque esso sia. Non aspettarti che i tuoi nuovi amici provino nostalgia. Le cose che abbiamo vissuto non ci possono ferire, qui, se non glielo permettiamo."

Qaanaaq è una straordinaria città galleggiante nell’oceano atlantico, una meraviglia tecnologica dotata di riscaldamento geotermico e intelligenze artificiali: l’ultimo baluardo di civiltà in un mondo devastato dalle guerre climatiche. Gli abitanti di Qaanaaq si sono adattati a un nuovo modo di vivere complesso ma sostenibile. 

Qualcosa però sta iniziando a sgretolarsi: crimine e corruzione sono in crescita, l’incredibile ricchezza dei fondatori, in contrasto con la povertà estrema degli ultimi arrivati, sta fomentando divisioni e generando disordini, e una malattia sconosciuta sta decimando la popolazione.

L’equilibrio è pronto a spezzarsi quando l’arrivo di una donna accompagnata da un’orca assassina, con un orso polare incatenato al suo fianco, attira l’attenzione di tutta Qaanaaq. Le voci sull’orcamante si propagano come un incendio tra gli abitanti. Fill, Ankit, Soq e Kaev vedranno la loro vita travolta dalla sua presenza. Saranno costretti a fare i conti con il passato per tentare di cambiare la storia di Qaanaaq prima che la città si spezzi sotto il peso del suo stesso deterioramento.

La città dell’orca è un romanzo che coglie lo spirito del tempo e lo trasmette al lettore in una storia appassionata e travolgente. In un mondo che vive le tragiche conseguenze del cambiamento climatico, che si interroga su identità di genere, corruzione politica e tecnologia fuori controllo, il romanzo di Sam J. Miller cerca una tenue speranza nel potere unificante della connessione umana.

L'autore

Per Sam J. Miller, la vita è magia, la società è orrore e il mondo è fantascienza. 

Nato a Hudson nel 1979, figlio di un macellaio, ha abbandonato tutto per dedicarsi alla letteratura quando il negozio di suo padre è stato inghiottito da un Wal-Mart. Crede nel potere sovversivo delle storie, e nel potere delle comunità di cambiare le cose.

Con i suoi racconti e romanzi ha vinto ed è risultato finalista ai più prestigiosi premi dedicati alla letteratura di genere. Le sue opere sono state tradotte in sette lingue. 

La città dell’orca è il suo primo romanzo pubblicato in Italia. 

Vive a New York con il marito.

Traduzione

Chiara Reali vive a Milano. Scrive in rete dal 2005 e ha pubblicato racconti su Linus, ‘tina, e nelle antologie Tu sei Lei. Otto scrittrici italiane (Minimum Fax) e Propulsioni d’improbabilità (Zona 42). Per Nero ha collaborato alla traduzione de Le Visionarie. Per Zona 42 ha tradotto i romanzi di Ian McDonald, Jon Courtenay Grimwood, Tricia Sullivan e Nnedi Okorafor.

Sam J. Miller, La città dell'orca (Blackfish City, 2018), traduzione di Chiara Reali, Zona 42, 386 pagg. Euro 16,90.