Vissuta a cavallo tra il diciannovesimo e il ventesimo secolo, Stella Benson è stata uno di quei personaggi leggendari che quel periodo ricco di fermento che ha dato forma al mondo moderno. Scrittrice, femminista, attivista, viaggiatrice, ha scritto una ventina di libri tra romanzi e raccolte di poesie; tra questi anche un romanzo fantastico, Living Alone (1919) che Zona 42 porta oggi in Italia col titolo Viver soli.
Il libro
Questo non è un vero libro. Non ha a che fare con persone vere né dovrebbe essere letto da persone vere. Al mondo ci sono così tanti libri veri che sono stati scritti a beneficio delle persone vere, e tanti ancora ne saranno scritti, che non credo che un piccolo libro strano come questo, scritto per una minoranza di persone incline alla magia, possa essere considerato una minaccia.
Sarah Brown vive una vita tranquilla nella Londra nel 1918. Nonostante la guerra si dà da fare lavorando per un co- mitato di beneficenza. La magia entra improvvisa e inaspettata nella sua vita quando una strega la invita a trasferirsi in una nuova dimora: La Casa del Viver Soli. Nella sua stanza ai confini del mondo magico Sarah Brown avrà modo di conoscere e frequentare streghe, maghi, draghi e manici di scopa volanti.
Proposto da Zona 42 a cento anni esatti dalla prima pubblicazione, Viver soli è un piccolo gioiello che anticipa il tipo di letteratura fantastica portato al successo da Terry Pratchett e Neil Gaiman. Un romanzo in cui il dramma della grande guerra si stempera nell’umorismo e nell’invenzione magica, in una Londra dove comuni mortali e mondo fatato condividono strade ed esistenze.
L’autrice
Scrittrice, viaggiatrice, femminista, Stella Benson è un’autrice poco conosciuta al grande pubblico, ma i suoi romanzi – e Viver soli è uno dei migliori esempi – hanno anticipato di decenni quelli che sarebbero diventati i temi più fortunati della letteratura fantastica occidentale, oltre a offrire un eccellente ritratto della Londra dell’epoca e delle tensioni e dei movimenti che ne avrebbero trasformato l’essenza nel corso del XX secolo.
Alla notizia della sua morte Virginia Woolf ha scritto: “Una sensazione singolare, quando muore una scrittrice come Stella Benson: come se la nostra capacità di reazione diminuisse. Lei non illuminerà più il nostro Qui e Ora: la vita si è rimpicciolita.”
La traduzione
Dafne Calgaro vive a Milano. Traduce dall’inglese, soprattutto narrativa, dal 2008. Ha tradotto per Isbn, Castelvec- chi, Fabbri, Mondadori, Odradek.
Cura insieme a Chiara Reali la newsletter sulla traduzione In altre parole.
Stella Benson, Viver soli (Living Alone, 1919) Traduzione di Dafne Calgaro, prefazione di Dennis Harrison, 224 pagine, Euro 12,90
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