Dopo un lungo periodo di complicazioni tanto ampiamente quanto genericamente riportate online, Solo: A Star Wars Story è uscito il 24 maggio da noi e il 25 in patria, con un solo nome alla regia: Ron Howard.

Ma nei mesi scorsi non sono mancati continui aggiornamenti sui reali motivi che hanno portato al licenziamento del duo Phil Lord e Chris Miller (The Lego Movie) e Sciencefiction.com ha riassunto i passaggi salienti.

Differenze creative

È un termine in uso a Hollywood fin dall'alba del cinema, che a conti fatti significa tutto e nulla, ma per Entertainment Weekly uno dei motivi era stata una incomprensione tra le due parti: Kathleen Kennedy, la presidente della Lucasfilm pensava di averli assunti perché dessero solo un tocco di commedia al film, i due registi erano convinti di essere stati chiamati per fare una commedia vera e propria.

Inoltre, una persona (che ovviamente non ha voluto essere citata direttamente) della produzione, ha confermato che i registi in effetti amavano spesso usare l'improvvisazione e non seguire la sceneggiatura, ma anche che improvvisare e essere divertenti non sono sempre la stessa cosa, come era il caso delle riprese in questione.

Il tono

Lawrence Kasdan, regista di film di culto come Il grande freddo ma soprattutto co-sceneggiatore sia di Star Wars: L'impero colpisce ancora che di Star Wars: il ritorno dello Jedi, ha raccontato direttamente a Variety che per lui il tono di un film è tutto, ma anche che quella si era rivelata una situazione complicata.

Quando vai sul set di un film di Star Wars ci sono migliaia di persone che ti attendono e tu devi essere deciso e veloce riguardo al da farsi:

Quando devi prendere migliaia di decisioni in una frazione di secondo, allora sei concentrato su un certo tono e se i produttori pensano che quello non sia il tono giusto, allora sei nei guai.

E conclude dicendo che non va sempre così, ma in questo caso nessuno era felice, anzi era una vera agonia.

Straordinari

Cioè quelli lavorativi: un membro della troupe ha raccontato sempre a Variety che proprio a causa dello stile improvvisato dei due registi non solo il film era in ritardo rispetto ai tempi previsti, ma gli straordinari del personale erano cresciuti esponenzialmente, finché il primo assistente alla regia non li ha riportati nel dettaglio alla produzione, e questa divenne la causa principale della caduta di Lord e Miller.

Ron Howard

Entra quindi in scena il regista di Apollo 13, che rigira il settanta per cento del film e conclude le riprese a ottobre del 2017 rispetto al previsto luglio dello stesso anno, con un budget finale di 250 milioni di dollari, ma anche con il suddetto tono desiderato dalla produttrice e dagli sceneggiatori.

Ma soprattutto, a detta di tutti i componenti della troupe, Howard ottiene una stretta coordinazione con tutti, velocità di esecuzione e soprattutto fa capire di avere le idee chiare su cosa vuole e come farlo.

Solo: A Star Wars Story è uscito nelle nostre sale, voi cosa ne pensate?