A volte fai le cose con le migliori intenzioni, cerchi di fare qualcosa di buono, di mandare un messaggio pacifico, ma evidentemente qualcosa si perde nella traduzione.
È così che comincia la (stramba) storia di Pixels: nel 1982 gli States mandano nello spazio una capsula destinata a inviare un messaggio alle potenziali razze aliene. Contiene tutta una serie di informazioni sul nostro mondo, o almeno quello dell'epoca, e vuole creare un ponte tra i due mondi.
La risposta arriva molto tempo dopo, ai giorni nostri, ma non è proprio quella che ci aspettavamo: il mondo viene invaso da versioni gigantesche dei protagonisti più famosi del mondo dei videogames anni '80 (quindi niente Lara Croft gigante purtroppo), che come da tradizione attaccano New York lasciando una scia di pixellosa distruzione dietro di loro.
Il presidente degli Stati Uniti, ovvero Kevin James (Hitch), decide che la sua unica possibilità è creare un team di eroi contro gli invasori.
Solo che non si tratta degli Avengers, ma di ex campioni di videogames, tra cui il suo amico di lunga data Adam Sandler, perché sono gli unici in grado di battere i giochi che imperversano in città.
Oltre ai due attori sopra indicati, tra i protagonisti compaiono anche il bravissimo Peter Dinklage, in vacanza dai complotti di Game of Thrones e Michelle Monaghan, che non è in grado di avere una vita normale con il suo fidanzato Tom Cruise in Mission: Impossible.
Alla regia il redivivo Chris Columbus (Mamma ho perso l'aereo, i primi due Harry Potter), per una comica invasione aliena di proporzioni epiche, prevista il 25 luglio negli Usa e il 29 da noi.
Vi lasciamo con il primo trailer, e ricordatevi, non date da mangiare al Pac Man!
16 commenti
Aggiungi un commentoVisto ieri... miiiiii come sono vecchio
Mi è piaciuto parecchio.
C'era chi non ha colto i riferimenti, ma non è un problema, sono ggggiovani, basta spiegarglieli!
Non è malvagio questo filmetto! E’ una specie di favola, in cui i protagonisti, da giovani, sono stati assi dei videogiochi, quelli delle sale giochi, quelli con nomi famosi e immortali, roba anni ’80 ok, ma oggi superclassici. Ora ai giorni nostri i protagonisti sono uno un montatore tv (e altro), uno è il Presidente degli USA, un altro un complottista e l’ultimo è in galera per varie truffe.
Per un simpatico equivoco, una civiltà aliena pensa di essere stata sfidata; la guerra viene portata sulla Terra. Chi vincerà per primo tre partite, agli antichi giochi, vincerà tutto. Solo che il gioco ora è a grandezza naturale, anzi di più! Tra un Pac Man grande come un camion e una bella gnocca, il film ha tanto ritmo, tanto richiami ai tempi che furono ed è godibile e guardabile. Rimane una favoletta da sufficienza, ma molto simpatica.
Ebbe bei costi, ma a sorpresa (molta critico lo bocciò) andò bene al botteghino, pure senza esagerare. I Razzie Awards mandarono in nomination in pratica tutto il cast, ma è una cazzata, questo film non c’entra nulla coi Razzie (infatti non se ne “aggiudicarono” neanche uno). Divertente.
Che abbia avuto successo non mi sorprende, è un film che non si prende troppo sul serio e ti bombarda con pixelloni aggressivi, ma mai come quando stavi davanti al cassone dei videogiochi.
Galaga, Paperboy, Arkanoid, Frog, Joust, Burgher Time, Centipede, PacMan, Donkey Kong e tanti altri miti della gioventù... come puoi fare a meno di vederlo?
Un po' come Ralph Spaccatutto, anche qui il povero Q-Bert è un po' meschinello ma simpatico.
E diciamolo, vedere Toru Iwatani alle prese con Pac Man non ha prezzo.
Facciamo un po' di pubblicità gratuita a gabolo... e ad Atari , il tutto in tema col film
In sintesi, un cento giochi dell'Atari 2600 su steam, rinnovati e con possibilità di multiplayer: devo accuratamente evitare di loggare steam, altrimenti rischio
Io avevo Joust (il mio preferito), Defender, Pole position, Centipede (che non scherzava), ed una specie rpg di cui non ricordo molto.
Mi avevano anche prestato anche una versione per 2600 di Mario Bros
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