Arriva dagli USA, proprio da Hollywood, un corto probabilmente destinato a far parlare di sé. Il suo titolo è Envoy e il suo creatore, David Weinstein, aveva già suscitato un certo interesse nel 2010 con il suo primo corto Azureus Rising (visto oltre quattro milioni di volte e ripreso anche da Fantascienza.com, link nelle Risorse in rete). In entrambi i casi, come spesso accade, si tratta di progetti esplicitamente concepiti come vetrine promozionali in vista di sviluppi sul grande schermo. 

La Black Sun Entertainment, di cui Weinstein è titolare, si pone infatti l'obiettivo commerciale di mostrare come si possono realizzare contenuti di impatto "a una frazione del costo" che verrebbe normalmente richiesto. Ma in tutto ciò non manca anche una vera e propria passione per il genere, tanto che sul sito ufficiale Envoy viene presentato come una "lettera d'amore" per la fantascienza cinematografica anni Ottanta e Novanta, anche se forse si può rinvenire qualche influenza più recente, come Super 8 di JJ Abrams

Ovviamente gli effetti speciali la fanno da padrone, visti gli obiettivi, ma c’è anche un abbozzo di storia, un po' sulla falsariga di Steven Spielberg e il suo E.T., dove il giovane protagonista compie un percorso di formazione e crescita nel suo incontro con l'alieno. Forse non il massimo dell'originalità, certamente però il corto non mancherà di attirare l'attenzione per il suo impatto visivo. 

Per la cronaca, Weinstein non è proprio l'ultimo arrivato: nel suo curriculum figurano collaborazioni per gli effetti visivi di produzioni quali Star Wars: Episodio II – L’attacco del cloni, Matrix Reloaded e Revolutions, I Fantastici 4 e Silver Surfer, Cloverfield, Men in Black 3, After Earth. Poco invece sul lato sceneggiatura o regia, a parte Azureus Rising e il recente Envoy. E chissà che quest’ultimo non sia la sua occasione per fare il grande salto.