Togliere qualcosa ai grafici per darlo agli appassionati. Quel "far lavorare il bianco" al quale gli art director tengono così tanto dal numero 1595 di Urania dovrà lasciare posto per un cerchio rosso più grande, che valorizzerà meglio le splendide illustrazioni di Franco Brambilla. L'occasione sarà il volume Nove inframondi, un'antologia "year's best" con racconti di Neil Gaiman, Paolo Bacigalupi, Ted Chiang, Cory Doctorow e altri.

La stessa cura la subirà Urania Collezione con l'uscità di E sarà la luce di James Tiptree jr; Collezione vede anche la comparsa dell'anno di uscita originale del romanzo proprio sotto al titolo.

Scrive Giuseppe Lippi sul blog: "Facendo seguito alle richieste dei nostri lettori, di cui teniamo sempre conto limitatamente alle possibilità tecniche ed editoriali imposte dalla collana e dalle esigenze dell’editore, segnaliamo alcuni piccoli aggiustamenti che abbiamo messo in opera su Urania e consolerelle.

[...] Allargare il cerchio per Urania è stato uno sforzo di volontà non indifferente per l’editore, perché significa uscire dai parametri inaugurati per tutte le collane da edicola Mondadori (Gialli, Classici del Giallo, Segretissimo, SAS, ecc), in cui anche Urania, per una questione di identità comune, rientrava. Adesso, nonostante il formato simile alle altre collane, Urania si distinguerà per il cerchio più grande in copertina, oltre che per il colore bianco di sfondo, ormai diventato un “marchio identificativo” di questo prodotto."

Lippi sollecita anche i lettori a "suggerire quali romanzi e quali antologie vorreste vedere pubblicati e noi vi terremo senz’altro in considerazione." 

Negli ultimi mesi qualche critica è stata mossa a Urania per il ritorno delle ristampe nella programmazione della collana principale, scelta dovuta ovviamente a ridurre i costi in un periodo estremamente difficile per la fantascienza ma in generale per l'editoria periodica (e non). Molto correttamente però, bisogna dirlo, la sezione abbonamenti di Mondadori ha segnalato la cosa agli abbonati offrendo la possibilità di soluzioni alternative per chi non avesse gradito questo cambiamento.