Forse non tutti conoscete una serie tv andata in onda prima sulla (defunta) emittente UPN e poi sulla CW tra il 2004 e il 2007, intitolata Veronica Mars, in cui la bravissima Kristen Bell interpretava una detective improvvisata all'interno dell'high school dove studiava mentre cercava di scoprire il colpevole di un orrendo crimine perpetrato ai suoi danni tempo addietro.

Come sempre accade i fan si diedero parecchio da fare per salvare il telefilm e, come (quasi) sempre accade, senza alcun risultato. Ma pochi giorni fa succede qualcosa. Non solo i fan, ma anche il creatore della serie, Rob Thomas, nonché la Bell avevano ancora a cuore il telefilm, al punto che i due lanciarono una campagna su Kickstarter per la raccolta di fondi allo scopo di realizzare un film che proseguisse la storia di Veronica Mars, ovviamente lasciata tronca dal solito cliffhanger irrisolto.

L'obiettivo era raggiungere 2 milioni di dollari in un mese, sulla base di un accordo tra Thomas e la Warner Bros, proprietaria dei diritti della serie, per cui se fosse stata raggiunta la cifra specificata, la major avrebbe supportato la realizzazione del progetto.

E qui la storia si fa incredibile: la settimana scorsa, in sole undici ore, vennero raccolti 2 milioni di dollari, diventati 2 milioni e mezzo poche ore dopo e a tutt'oggi, come potete vedere dal link nelle Risorse in rete, raggiungendo 3 milioni 630 mila dollari.

Ma non ci fu nemmeno bisogno di veder arrivare questa cifra: arrivati a 2,5 milioni la Warner aveva già dato la luce verde per la realizzazione del film. Si è scoperto così un dato che le emittenti Usa tendono a ignorare: durante l'ultima stagione, Veronica Mars aveva registrato 2,2 milioni di spettatori, considerati troppo pochi. Ma 2 milioni di persone che donano soldi per il loro telefilm preferito sono in grado di cambiare le regole del gioco.

In una lunga intervista con Hitfix, Thomas ci ha tenuto a precisare di essere arrivato a Kickstarter come ultima spiaggia, dopo aver bussato alle porte di ogni major concepibile e soprattutto, che l'intera cifra andrà nel progetto e tutte le persone che hanno fatto una donazione riceveranno i gadget precedentemente indicati in fase di campagna: dalla t-shirt per chi ha donato 25 dollari a un ruolo da comparsa con una battuta per chi fosse arrivato a cifre più alte, passando dal download digitale del film al dvd.

Come potete immaginare, la rete è esplosa e i fan di altre serie cadute prima del tempo hanno tempestato di richieste i creatori (e gli attori) perché provassero anche loro questa strada.

I primi bersagli di queste richieste sono stati tre: Joss Whedon, per la serie di culto Firefly, Josh Schwartz e Zachary Levy per Chuck e Bryan Fuller per Pushing Daisies.

Intervistato da Buzzfeed, Joss Whedon ha dichiarato che la sua reazione è stata: "Primo, ho pensato che fosse una mossa fantastica e con le palle; secondo, amavo Veronica Mars e ne volevo ancora; terzo è un vero e proprio game changer per il mondo televisivo e cinematografico".

Ma su cosa questo potesse significare per Firefly: "La mia quarta sensazione è stata di terrore, perché ho capito che sarebbe stata l'unica idea nella mente di tutti. Ho sempre detto che avrei voluto fare un altro film con i miei amici e rimane tutto vero. Ma è vero anche che sono sotto contratto con la Marvel per i prossimi tre anni e per questo motivo non sono stato in grado di mettere in cantiere Dr. Horrible 2".

Whedon ci tiene a tenere i piedi per terra: "Per cui non voglio nemmeno farvi baloccare con l'idea. Da qui a un paio di anni, quando Nathan Fillion non sarà più Castle e io non starò più facendo film giganteschi per la Marvel, potremo vedere come gira il mercato, ma per ora è un non-kickstarter per me".

Dopo di lui ecco arrivare la laconica risposta del creatore di Chuck, Josh Schwartz, che su Twitter ha prima risposto: "Mi sento come se per girare un film su Chuck ci volessero 120 milioni di dollari", per poi spiegare che era solo uno scherzo e ringraziava i fan per l'appoggio.

Più propositivo è stato il protagonista della serie, Zachary Levy, che ha dichiarato: "Se avessi il potere e i mezzi avrei già girato un film su Chuck". E ha aggiunto: "Non c'è bisogno di fare un film per il cinema, lo si fa per i fan, pensando all'online e alla vendita dei Dvd e Blu-Ray. La Warner (che possiede i diritti anche di Chuck), può ancora guadagnarci in questo modo".

E ha conluso dicendo "Non perdete le speranze e restate sintonizzati" sulla sua pagina di Facebook.

Bryan Fuller, autore di alcuni dei telefilm più visionari e meno fortunati degli ultimi anni, come Dead Like Me e Wonderfalls, è stato raggiunto sul set della serie Hannibal da The Hollywood Reporter, per parlare delle chance di un ritorno per Pushing Daisies: "Quando ho visto i risultati di Veronica Mars ho chiamato il mio agente e gli ho chiesto se potevamo farlo anche noi per Pushing Daisies o Wonderfalls? e lui mi ha risposto che il primo richiede molto più di 2 milioni di dollari per essere realizzato".

Fuller è il primo a vedere la differenza tra il suo telefilm e quello di Thomas: "La forza di Veronica Mars era nel cast e nei dialoghi brillanti, non servivano effetti speciali e grandi set da costruire in teatro". Ma ammette che la situazione sta cambiando: "Non avevo mai pensato che la raccolta fondi online fosse una possibilità realistica, prima di quanto fatto da Rob e Kristen. Ora ho mandato una mail a Thomas per chiedergli consigli e se non fossi qui sul set a Toronto, sarei già in casa Warner a chiedere se esiste un piano per Pushing Daisies".

E la lista va allungandosi, anche Shawn Ryan, reduce dall'affondamento di Last Resort (i cui costi sono un po' sopra i due milioni di dollari) vuole verificare le chance per la sua serie precedente, Terriers, cancellato alla fine della prima stagione.

La differenza fondamentale tra telefilm come Chuck o Pushing Daisies e Veronica Mars sta nei costi: nel primo caso si sarebbe dietro una grossa opera di ricostruzione dei set (il buy more, il Castello sotto il negozio, l'intero cortile dove vivevano i protagonisti), nel secondo un budget non indifferente per gli effetti speciali, laddove Veronica Mars aveva fondamentalmente come location la casa del padre della protagonista e la high school, che oltretutto non sarebbe più parte della narrazione, in quanto il plot del film, di cui lo sceneggiatore ha già parlato, vede Veronica ormai ben lontana dal periodo scolatisco.

Voi cosa dite, Kickstarter può cambiare il volto delle televisione? E per quale serie lancereste una campagna fondi?