Dopo il buon successo del reboot di Star Trek del 2009, tutti aspettano al varco J.J. Abrams e il suo team di autori, Alex Kurtzman e Roberto Orci, sul più volte annunciato seguito. Ne abbiamo già parlato in passato, soprattutto sul fatto che Abrams e soci non avevano ancora le idee chiarissime su cosa il sequel avrebbe dovuto trattare: se una storia del tutto nuova o un argomento già sviluppato nelle precedenti serie tv (si era vociferato in proposito del possibile ingresso del personaggio di Khan, uno dei "migliori" cattivi della saga trekkiana). Lo stesso Abrams aveva dichiarato ancora poco tempo fa che lo script del film non era ancora pronto. Ora Simon Pegg, che è stato e sarà ancora Scotty, se ne esce con un bel commento in proposito sulla sua pagina Twitter.
Questo è il testo postato dall'attore inglese: "Parola sul ponte che il nuovo script è SENSAZIONALE e non vedo l'ora!". Pegg è notoriamente un buontempone e ama fare battute fulminanti: già l'espressione "parola sul ponte" è di difficile comprensione per noi italiani (ma a quanto pare anche per gli americani, visto che gli stessi siti d'oltreoceano si chiedono che cosa significhi di preciso). Il punto è che non si capisce se Pegg ha potuto leggere una versione definitiva della sceneggiatura, o ne ha solo parlato con Abrams, il che smentirebbe le dichiarazioni del regista e produttore di appena qualche settimana fa.
Di certo c'è il messaggio "twittato" di Pegg: difficile pensare che si sia immaginato tutto. E però, appena poche ore prima, una fonte interna a Paramount aveva dichiarato che la major non ha ancora preso visione della sceneggiatura, pur confermando la volontà di produrre il film "sulla fiducia". Forse Pegg ha voluto giocare d'anticipo per costringere Paramount e Abrams ad ammettere qualcosa di più, visto che il film è previsto in uscita negli USA per giugno 2012 e qualcuno comincia a pensare che sia una previsione ottimistica. Intanto l'attore è in piena attività: è appena uscito in Italia il suo nuovo film Ladri di cadaveri, mentre a maggio arriverà Paul, commedia fantascientifica a base di primi contatti alieni molto politicamente scorretti.
11 commenti
Aggiungi un commentoMi pare però che nell'articolo si parli proprio di script e non di plot.
Ok, vado a comprare Plasil e Zofran. So che serviranno anche stavolta...
Non sono molto d'accordo con Naismith, confesso. Di creatori di vaccini ne conosco molto pochi, sull'epica avrei da discutere...
Salute e Latinum per tutti !
Hai pieno diritto di dissentire, sono lieto che ci sia libertà di parola.
Chiarisco però meglio il mio pensiero: spesso ci infervoriamo molto per eventi, in proporzione, meno rilevanti di quelle stesse scoperte scientifiche che tanto amiamo quando le leggiamo nei romanzi.
Anche l'impatto sulla vita reale non trova proporzioni, eppure... ci agitiamo molto per molto poco, IMHO (io non sono esente da questi fenomeni di "tifo", sia chiaro).
Per l'epico hai ragione, ci sarebbe spazio per una conversazione più articolata. Sospendiamo l'incontro per altra occasione.
Premmesso che il primo mi è piaciuto continuo a non capire la necessita di un "reboot" con tanto di nuova lina temporale poi.. Avevano tanto di quel materiale su cui lavorare. Personalmente avrei preferito 100 volte rivedere il buon vecchio Picard. Cmq meglio questo che il nulla.
i fans
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