In trenta pagine una storia ultracondensata ma molto accurata della fantascienza americana. Questo è il saggio di Salvatore Proietti - "costato fatica come un intero libro", dice il critico - contenuto nel volume Il novecento USA. Narrazioni e culture letterarie del secolo americano, edito da Carocci, a cura di Sara Antonelli e Giorgio Mariani. Il volume raccoglie insieme a quello di Proietti una serie di saggi che si occupano delle principali correnti e generi della narrativa americana; sa segnalare in particolare un accurato saggio sul genere western, raramente trattato da opere critiche.

La quarta di copertina. La fine del cosiddetto "secolo americano", il Novecento, ha coinciso con il vacillare del primato politico-economico degli Stati Uniti nel mondo e quindi con l'accelerazione del processo di ridefinizione della loro identità culturale iniziato a partire dagli anni cinquanta. Il nuovo approccio che, in sede accademica, tutto ciò impone alla disciplina degli "Studi americani" comporterà una trasformazione radicale degli strumenti di lavoro. Il volume, scritto da studiosi italiani e statunitensi di varie discipline, mette in risalto - attraverso percorsi di studio e di lettura - la vitalità di una tradizione culturale che ha saputo dare frutti importanti, come il modernismo e la Harlem Renaissance, gli autori beat, il new journalìsm, il multiculturalismo, il minimalismo, la neo slave narrative, i language poets, il post-modernismo, il graphic novel, facendo degli Stati Uniti il laboratorio privilegiato delle invenzioni estetico-formali più interessanti del Novecento in campo letterario e non solo - pensiamo alla scrittura della fiction televisiva e ovviamente al cinema. Oggi ci si chiede non solo se tanta creatività sia destinata a continuare, ma soprattutto come trasmetterla agli studenti universitari che, per la prima volta, si confrontano con essa.

Sara Antonelli e Giorgio Mariani, Il novecento USA. Narrazioni e culture letterarie del secolo americano, Carocci, pagg. 445, euro 28,70.