“Questa è una strana storia anche per una rivista come Urania, che di storie ne ha pubblicate tante”. E questo recitava l’inizio della presentazione, sulla quarta di copertina del numero 622 della collana, quando nel 1973 venne pubblicato il romanzo L’occhio del purgatorio di Jacques Spitz. Da allora, che si ricordi, il silenzio per un autore che di storie di fantascienza, e non solo, ne aveva scritte tante. Se poi, peraltro, si dovesse abbracciare “tout court” la notazione critica secondo cui “in generale, l’affermazione più lusinghiera che si può fare a proposito della science fiction francese è che, semplicemente, non esiste” (presentazione a C. & N. Henneberg, Le notti di smeraldo, Galassia n. 56), pensiamo che non solo saremmo in torto ma perderemmo delle opportunità.

Oggi per fortuna, a distanza di circa trenta anni, grazie a Urania assistiamo al gradito ritorno di Jacques Spitz con la pubblicazione di due romanzi inediti, La guerre des mouches (Le mosche, 1938) e L’homme élastique (L’uomo elastico, 1938), nell’ottima traduzione di Giuseppe Lippi, riuniti in questo specialissimo numero dal titolo Incubi perfetti. Nel primo, Le mosche, ci troviamo spettatori di una progressiva e terrificante invasione da parte della Musca errabunda, che a causa di una mutazione diviene intelligente e capace di organizzarsi “seminando volutamente le peggiori malattie fra gli uomini”. Nel secondo, L’uomo elastico, un scienziato escogita il modo di modificare la materia “dando vita a un esercito di piccolissimi soldati, destinati a divenire i superuomini del futuro”. Il libro è arricchito dalla consueta rubrica la Gaia Scienza con una serie di interessanti interventi che ruotano intorno al mondo della fantascienza europea, fra cui segnaliamo quello di Pierre Versins che ci parla di Jacques Spitz, tratto dalla prefazione dell'edizione francese del 1974 di L’homme elastique.

Forse avremmo preferito un altro titolo al volume e una copertina meno fuorviante, ma i contenuti ripagano ampiamente ed il lettore non può mancare questo appuntamento con Urania.