Fra pochi giorni, per l'esattezza il 19 aprile, sarà il secondo anniversario della morte di J.G. Ballard, scrittore britannico considerato ormai uno dei titani della letteratura inglese del ventesimo secolo. La profondità dei suoi romanzi e delle sue riflessioni, il modo rivoluzionario con cui ha presentato idee "sporche" e "scorrette" ma sempre intellettualmente lucide e coraggiose, lo piazzano di diritto nel novero di quei pochi autori in grado di influenzare generazioni di altri scrittori. È noto a tutti gli appassionati di fantascienza il modo con cui Ballard, con appena tre romanzi e una manciata di racconti, tra gli anni cinquanta e sessanta pose le basi della new wave fantascientifica britannica, corrente che ha innovato profondamente il genere e ha influenzato tutta la fantascienza moderna, a partire dal cyberpunk degli anni ottanta fino ai giorni nostri.

Nei decenni successivi Ballard si spostò dal genere per dedicarsi alla narrativa mainstream; tanto che dopo la sua scomparsa alcuni, scelleratamente, hanno addirittura messo in discussione la matrice fantascientifica dei suoi romanzi (vedi la polemica tra l'editor americano Robert Well e Ursula K. LeGuin). Ora però qualcosa sta per accadere e noi, grazie ad alcuni contatti informali con uno degli ex agenti letterari di Ballard, siamo in grando di darne anticipazione fra i primi. L'annuncio ufficiale verrà dato infatti proprio il 19 aprile, e si tratta di questo: la pubblicazione di un nuovo romanzo di fantascienza a cui Ballard aveva lavorato negli ultimi anni di vita; pubblicazione che avverrà entro la fine di quest'anno e per il quale si sta già scatenando una guerra fra numerose case editrici per accaparrarsene i diritti.

Ma come è stato possibile che una notizia del genere restasse sotto silenzio finora? Tutto comincia a giugno dello scorso anno quando la fondazione gestita da Fay Ballard e Bea Ballard, due delle figlie dello scrittore, ha ceduto alla British Library l'archivio privato del padre contentente tutta la corrispondenza personale, le ricerche e gli appunti di lavoro (ne abbiamo parlato qui http://www.fantascienza.com/magazine/notizie/13958/la-vita-letteraria-di-ballard-alla-british-library/). Nell'archivio erano presenti tra l'altro le bozze di alcuni vecchi romanzi; ma con loro grande sorpresa, le due sorelle hanno trovato anche un romanzo di fantascienza nuovo di zecca, praticamente completo e su cui lo scrittore aveva già iniziato l'opera di revisione. Il romanzo è  l'ampliamento di una novella scritta nel 1962 e rifiutata dalla rivista Science Fiction Adventures. Secondo i due agenti letterari dello scrittore, Margaret Hanbury e Joe Pike, è possibile che Ballard fosse molto legato all'idea su cui era basata la novella, ma il rifiuto ricevuto l'avesse scoraggiato dal tentare la pubblicazione del romanzo.  Alla fine le due sorelle hanno deciso di dare alle stampe l'ultima opera di fiction del padre, incaricando Pike di svolgere la revisione definitiva del testo e di avviare, all'inizio di quest'anno, primi contatti con le case editrici.

Ma di cosa parla il romanzo? Secondo le poche indicazioni fornite dagli agenti, la trama si svolgerebbe in un futuro post catastrofe; i ghiacci dei poli si sono sciolti e il mondo è completamente sommerso. "Ballard utilizza questa metafora per far intraprendere ai suoi protagonisti un viaggio che diventa in realtà una discesa nell'inconscio collettivo" dice Pike. "Allo stesso modo in cui uno psicanalista ricostruisce un evento traumatico per liberare il paziente da emozioni represse, lui usa la catastrofe per liberare i mostri dell'inconscio della specie."

Segreto assoluto sul titolo, che verrà annunciato direttamente il 19. Avranno fatto bene Fay e Bea Ballard ad autorizzare la pubblicazione di un romanzo di cui Ballard non aveva parlato a nessuno? E perché un tale segreto sul suo ritorno alla fantascienza pura? Come appassionati non possiamo far altro che attendere con trepidazione l'uscita del nuovo, ultimo libro di un grande maestro, che testimonia come la fantascienza alla fine sia sempre più forte di ogni altra considerazione.