Duke Nukem Forever è stato uno degli sparatutto più attesi della storia dei videogame: ben quattordici anni di attesa da quel Duke Nukem 3D che ha rivoluzionato il mondo degli fps, stabilendo nuovi standard di divertimento puro nel prendere gli alieni a calci nel culo. L'uscita mondiale avvenuta lo scorso giugno ha finalmente placato le attese dei fan, invecchiati nel frattempo. Un'attesa così prolungata genera aspettative che di solito vanno deluse dai fatti, almeno parzialmente. E Duke Nukem Forever non ha fatto eccezione, deludendo le aspettative. Deludendole di parecchio, in effetti. Limiti evidenti un po' dappertutto, dalla meccanica del gioco alla grafica. Tanto che ad appena due mesi e mezzo dall'uscita in molti paesi il gioco è già scivolato in zona budget, cioé proposto a prezzo fortemente ridotto; indice questo di vendite non esaltanti.

Alla Gearbox Software, società che ha acquisito definitivamente il marchio del gioco dopo il fallimento dello storico producer 3D Realms, se ne sono resi conto, e hanno tutta l'intenzione di rimediare. Parola di Randy Pitchford, fondatore e CEO di Gearbox. Durante l'ultima edizione del Penny Arcade Expo, fiera semestrale di videogame che si tiene tra Seattle e Boston, Pitchford ha ammesso che il risultato finale del progetto era fortemente a rischio. "Spero che le persone che l'hanno giocato si siano divertite almeno un po'. Quando abbiamo preso in mano tutto ciò che 3D Realms ci aveva lasciato, ero convinto di andare incontro a un disastro. Invece tutto sommato sono abbastanza soddisfatto".

La travagliata storia dello sviluppo di DNF è molto nota ai fan: dispute sul marchio, passaggi di mano tra sviluppatori, cambi di motore grafico che hanno creato problemi tecnici a non finire. Tutto ciò ha pesato sull'impostazione del gioco, nel complesso datata e un po' farraginosa. Gearbox, prendendo in mano il gioco nell'ultimo anno, si è trovata con gran parte del lavoro fatto e ha cercato di salvare il salvabile. Ma Pitchford non ha intenzione di finirla così: "Non ci arrendiamo. Ad esempio, so che i tempi di caricamento dei livelli sono lunghi, e con delle patch risolveremo il problema". Sarà poi ampliato il numero di armi che il Duca potrà portare con sé, che nella versione originale del gioco sono limitate a due; cosa che ha fatto imbestialire parecchi fan. Inoltre sono già stati annunciati nuovi DLC, downloadable content, sia multiplayer che singleplayer, in gran parte sviluppati dalla vasta comunità di appassionati.

Ma l'idea complessiva di Pitchford è più ampia. "Quando Gearbox ha acquistato il franchise del gioco, non lo ha fatto soltanto per assicurarsi che tutti noi potessimo giocare con Duke. Volevamo rendere Duke un nostro gioco. Presto ne parleremo." L'impressione è che la software house sia al lavoro su un nuovo gioco, stavolta partendo da zero e sfruttando tecnologie e dinamiche più moderne rispetto a DNF, che si è presentato come frutto di un lavoro "a strati", di concezione un po' antiquata e con la sensazione di essere un incompiuto. Molti fan si chiederebbero allora perché farlo uscire: le aspettative di cui sopra hanno contato molto nella decisione, visto che un nuovo gioco richiederà ulteriore tempo per lo sviluppo. Intanto le promesse patch e i nuovi contenuti dovrebbero placare le critiche dei più esigenti. Insomma, pare che il Duca popolerà gli schermi di pc e console ancora a lungo. E in modo sempre più tamarro.