Verità e menzogna, apparenza e realtà: sono le colonne su cui si regge I simulacri, capolavoro del romanzo postmoderno di Philip K. Dick, che Mondadori riporta in libreria nella collana Oscar Fantastica, con la traduzione di Maurizio Nati.

Il libro 

XXI Secolo. Negli Stati Uniti d'Europa e d'America, il potere è gestito da der Alte, il presidente androide, e soprattutto dalla giovane (troppo giovane?) e volitiva First Lady, Nicole Thibodeaux. Attorno a loro una moltitudine di personaggi mostruosi: un pianista dotato di poteri telecinetici, l'ultimo psicoanalista rimasto in un mondo dominato dalla chimica farmaceutica, mutanti uomini di Neandertal, gerarchi nazisti richiamati dal passato… In questo paesaggio che appare a tratti una parodia della distopia orwelliana, si dispiega una narrazione zigzagante, che mette assieme alcuni dei temi più classici della letteratura dickiana: i replicanti artificiali indistinguibili dagli umani, le distorsioni del potere e del capitalismo industriale, l'oppressione delle masse, il nazismo come Male assoluto e nemesi della società americana, la malattia mentale, ma anche il ruolo dell'arte e della musica.

L’autore 

Philip K. Dick (Chicago 1928 – Santa Ana, California, 1982), è considerato uno dei più importanti scrittori postmoderni, tra i classici della letteratura contemporanea. Dal suo romanzo Gli androidi sognano pecore elettriche? (1968) è stato tratto il film Blade Runner, che ne ha fatto uno scrittore di culto. Tra le sue numerosissime opere ricordiamo L'uomo nell'alto castello (1962), Noi marziani (1964), I simulacri (1964), Le tre stigmate di Palmer Eldritch (1965), oltre al capolavoro Ubik (1969).

Philip K. Dick, I simulacri, traduzione di Maurizio Nati, collana Oscar Fantastica, Mondadori, euro 14,50, ebook 7,99.