In un articolo del 12 agosto scorso Entertainment Weekly riportava di una visita sul set di The Suicide Squad effettuata nel novembre del 2019, in cui veniva girata una colossale scenza d'azione, con una enorme quantità di macerie, mezzi militari e palme, ma soprattutto, con il regista James Gunn che dichiarava senza problemi che non si era mai divertito tanto in vita sua. Un'esperienza opposta a quella di David Ayer regista del primo capitolo, che ancora oggi riporta le ingerenze della Warner sul set e i tagli imposti alla sua visione del film, di cui vorrebbe veder rilasciato l'Ayer's cut. Con Gunn è andata molto diversamente.

Gigantesco

Così ecco un entusiasta James Gunn dichiarare che mentre gli sembrava di girare dei piccoli film indipendenti con I guardiani della galassia vol.1 e vol.2 (e prossimamente vol.3) con The Suicide Squad è come girare un film gigantesco. E rivela del primo messaggio ricevuto da Toby Emmerich, presidente della Warner Bros, dopo la caduta di stile della Marvel: non solo lo voleva per il sequel del successo di Suicide Squad nel 2016 (746 milioni di dollari a livello mondiale contro un budget di centosettantacinque), ma aveva aggiunto

Qualsiasi cosa voglia fare, noi vogliamo farla, perché pensiamo sia stato trattato ingiustamente.

E così eccoci arrivare a un secondo capitolo/soft reboot (uno strano ibrido) molto diverso dal primo film.

Rozzo

La prima scelta fatta da Gunn fù di far ritornare alcuni dei personaggi e attori del primo film: ovviamente Margot Robbie nel ruolo di Harley Quinn, Viola Davis in quello di Amanda Waller, Joel Kinnaman nuovamente il colonnello Rick Flag e Jai Courtney di ritorno nel ruolo di Capitan Boomerang. Ma rispetto ai suoi Guardiani, The Suicide Squad e molto molto più grezzo e duro. Non solo, aspetto molto più importante, Dan Sudick, il supervisore agli effetti speciali, ha realizzato molti più  effetti speciali pratici presenti realmente sul set di quanti non ne abbia creati per tutti i film Marvel ai quali abbia lavorato. Inoltre, il film è di gran lunga più cupo perché di fatto è un film di guerra (che paragona a Quella sporca dozzina, 1967 e I guerrieri, 1970, con Clint Eastwood) con i piedi per terra nonché più triste perché non sai mai chi verrà ucciso durante la storia. Un altro aspetto è il visto della censura: se I guardiani della galassia vengono considerati dalla censura come film adatti alle famiglie, The Suicide Squad si è inoltrato senza problemi nel divieto ai minori di diciassette anni (il visto della censura chiamato anche Hard-R, una versione soft di NC-17). Riportando l'esempio fatto dal regista

Nessuno si aspetta che la testa di Star-Lord esploda nel mezzo del film, ma in The Suicide Squad può accadere a chiunque.

Gunn si però portato alcuni amici (e parenti) dalla galassia Marvel: Michael Rooker (Yondu nei Guardiani) qui è il vigilante Savant, il fratello Sean Gunn, che si occupa della motion capture di Rocket Raccoon e che qui invece è il roditore umanoide Weasel e David Dastmalchian, in arrivo da Ant-Man è uno dei personaggi più assurdi del film, Polka-Dot. E una cosa è certa, di personaggi assurdi il film ne ha a bizzeffe, perfino Sylvester Stallone come voce di King Shark e Nathan Fillion in quello di T.D.K, ovvero The Detachable Kid, in quanto in grado di staccare le sue braccia dal corpo. Infine John Cena nel ruolo di Peacemaker, un vigilante convinto che pur di mantenere la pace si debba uccidere senza problemi. Peacemaker sta per avere una sua serie in assolo su HBO Max, ma se sia un prequel o se il personaggio sopravviverà a The Suicide Squad, lo scopriremo il 5 agosto, quando il film uscirà anche da noi, nel frattempo vi lasciamo con il trailer più recente in italiano e in lingua originale intitolato Rain.