Veniamo a sapere purtroppo solo oggi, con un mese e mezzo di ritardo, della scomparsa di Antonio Scacco, storico fan barese, fondatore nel 1986 insieme a Vittorio Catani ed Eugenio Ragone della fanzine THX 1138, tra le pubblicazioni più valide degli anni ottanta, e in seguito di Malacandra. Ma la rivista amatoriale alla quale ha legato la propria identità è stata certamente Future Shock, nata nel 1986 e arrivata al numero 80, uscito nel marzo di quest'anno.

Con Future Shock Scacco ha portato avanti una visione "umanista", come la definiva lui, ma altri potrebbero definirla fondamentalista cattolica. Le sue idee controcorrente, anche coraggiosamente, hanno finito ben presto per isolarlo dal mondo degli appassionati di fantascienza. L'ultime comparizione forse quella nel 1989, quando un suo saggio venne premiato col Premio Italia a San Marino.

Nato nel 1936 a Gela, dall'inizio degli anni Sessanta si era trasferito in puglia per insegnare in una scuola elementare. A Bari si era laureato in lettere con una tesi su Robert Heinlein. 

Negli anni ha pubblicato diversi saggi, tra cui Il gioco dei mondi (Ediz. Dedalo, Bari, 1985), in collaborazione con V. Catani e E. Ragone; Fantascienza e letteratura giovanile (Bari, La Vallisa,1988); Educazione tra le stelle. L'umanesimo scientifico e la fantascienza (Levante Editori, Bari, 1992); Fantascienza umanistica (Boopen Editore, Pozzuoli, 2009).