C'è chi pensa che in rete abbiano senso solo testi brevi, superficiali, meglio se con tante immagini. Se è così siamo davvero fuori strada, perché oggi inauguriamo ufficialmente una nuova rivista online piena di articoli lunghi e approfonditi. E senza nemmeno una foto.

Eppure a Fantascienza.com ne siamo orgogliosi, perché si tratta di un progetto di grande respiro e di altissima qualità.

Si chiama Anarres, ed è la prima rivista di studi sulla science fiction che esce in Italia dai tempi di La città e le stelle, due decenni fa. Una rivista che ha richiesto vari anni di preparazione, di selezione dei collaboratori e dei testi, di definizione degli obiettivi e della struttura, nonché di sviluppo del sito. 

Perché una rivista di critica? "Mentre, ci si assicura, la fantascienza e in generale il fantastico hanno raggiunto un riconoscimento e pieno diritto di cittadinanza nella cultura del nostro paese, è ancora più grave l’assenza di uno spazio che rivolga in maniera sistematica un’attenzione rigorosa e scientifica al genere" rispondono i due curatori, Alessandro Fambrini e Salvatore Proietti, in redazione insieme a Vittorio Catani. "Troppo spesso si dà per scontato un buon senso comune, sulla fantascienza e sulla letteratura popolare in generale, che si rivela un rifiuto di affrontarle con gli strumenti che normalmente la critica riserva a generi più “rispettabili”; o, specularmente, un modo per dar legittimità a pochi testi o autori, ammettendoli a malincuore alla periferia del canone negandone comunque le origini testuali e istituzionali, cancellandone dunque la storia."

Sia Fambrini sia il direttore Proietti sono insegnanti universitari di letteratura ma anche ben noti nel fandom e nell'ambiente editoriale italiano della fantascienza, come ben noto è Vittorio Catani, da sempre uno dei critici più autorevoli. E proprio questa ambivalenza dei curatori è una delle specificità della rivista, "Cercando di far da punto di contatto fra la critica accademica e la critica degli insider, si darà spazio a ricerche svolte anche al di fuori dell’università".

Il primo numero dedica una sezione monografica a Ursula K. Le Guin, autrice tra i tanti capolavori anche del romanzo The Dispossessed in cui viene descritto il pianeta anarchico Anarres che dà il nome alla rivista. "Ci è sembrato che la sua fede laica nell’utopia e nella creazione letteraria di mondi fantastici complessi e articolati, riaffermata attraverso generi e decenni, fosse per noi il migliore di tutti i modelli. A lei va il nostro secondo ringraziamento, per i suoi libri e per il sostegno che ci ha trasmesso via email."

Tra i collaboratori Fredric Jameson, Darko Suvin (uno dei maggiori critici della sf a livello internazionale), Daniela Guardamagna, Massimo Del Pizzo e altri.

La rivista è online all'indirizzo www.fantascienza.com/anarres. Successivamente usciranno anche versioni stampate e in ebook.