Proseguono senza sosta i lavori per il ritorno al cinema della saga di Terminator. Entertainment Weekly riporta l'ultimo aggiornamento: Arnold Schwarzenegger, messa in pensione la carriera di politico, ha comunicato alla CAA (l'agenzia che lo rappresenta, una delle più potenti di Hollywood), di essere disponibile a un ritorno in Terminator 5 e di avviare quindi le possibili contrattazioni.

Ma ovviamente, non accetterà o rifiuterà nulla prima di aver letto la sceneggiatura. Al momento a capo del progetto è stato messo il regista Justin Lin, che arriva dai Fast & Furious, ma a parte lui, ancora non c'è uno script e ancora meno uno sceneggiatore, il quale peraltro si troverà davanti l'incombenza di dover aggirare, saltare, dimenticare o assorbire in qualche modo Terminator: Salvation.

I diritti della saga sono stati acquistati dalla Pacificor l'anno scorso, dopo che la Halcyon aveva dichiarato bancarotta. L'azienda si è poi appoggiata alla Universal per dare vita a un nuovo progetto. Siccome Salvation ha raggiunto in incasso di 371 milioni contro un budget di 200, mentre il precedente Terminator 3 aveva toccato i 433 milioni con lo stesso budget, è ovvio che la casa di produzione desideri far rientrare nel mondo di Terminator il suo cyborg più rappresentativo.

La storia prosegue dunque, ma esattamente da quale punto della saga dovrebbe ripartire?