Ricerca: «la bella di notte»
Un giorno da leoni
Racconto di Fabio Calabrese
Sul pianeta Venere terraformato, un uomo salva la propia donna da un incidente con l'elicottero. Per loro c'è solo il fugace attimo di una notte d'amore, perché il Sole sta finendo i propri giorni di vita...
LeggiJoe R. Lansdale: uno scrittore dai mille colori
Abbiamo rivolto alcune domande allo scrittore americano in merito alle sue influenze lettererarie e sugli scrittori di science fictione che ha amato, come lettore e scrittore.
LeggiCronaca dal neolitico
Racconto di Giuseppe Pederiali
Giuseppe Pederiali (1937) nei primi anni ’60 pubblicò su “Futuro” alcuni racconti di fantascienza rimasti storici (L’esenzione, Le belle figlie di madama Dorè, Primavera su Callipigia). Successivamente la narrativa di questo scrittore, autore anche di romanzi mainstream, virò verso il fantastico, riuscendo a creare una sorta di personalissimo fantasy nostrano che riscosse notevole successo (i romanzi Le città del diluvio, Il tesoro del Bigatto, Compagnia della Selva Bella e altri). Di successo anche la serie di romanzi storici sul dopoguerra e i thriller con l’ispettore Camilla Cagliostri. Da un suo racconto fu tratto il film di sf Luci lontane (1987), con Thomas Milian. Gli scenari di Pederiali sono, solitamente, quelli della Bassa Padana: come nel racconto che segue (1978). Una storia inquietante che crea un ponte con un nostro lontanissimo passato, per narrarci l’eterna vergogna di padroni e schiavizzati.
LeggiI quadrivi del tempo e dello spazio
4 su 5
di Lanfranco Fabriani
Delos Books, 2011
La notte dell’Azteca
Racconto di Luigi Brasili
Una partita di calcio, in diretta interplanetaria, segnerà il destino di due fratelli gemelli.
LeggiIl racconto e il romanzo
Qual è la differenza tra racconto e romanzo? Che vada ben oltre la semplice lunghezza è evidente anche dal fatto che molti autori eccellono nell'una ma non nell'altra forma. E per un genere come la fantascienza, che proprio nel racconto ha avuto grandissimi capolavori, il tema è affascinante.
LeggiFuria
4 su 5
di Henry Kuttner
Fury, 1947, Mondadori, 2010
Fino alla Fine del Mondo
Racconto di Giovanni De Matteo
Negli ultimi anni, il movimento dei Connettivisti ha trasfuso nuova linfa vitale alla narrativa italiana di fantascienza ed il suo autore di punta è senza dubbio alcuno Giovanni de Matteo.
Autore insieme a Sandro Battisti e Marco Milani del Manifesto dei Connettivisti, de Matteo si è messo in luce nel 2005 con il racconto Viaggio ai confini della notte che si è aggiudicata la seconda edizione del premio Robot, la rivista curata da Vittorio Curtoni. Sono seguite l’antologia Revenant (Ferrara Edizioni, 2006) e la cura con Marco Zolin di Supernova Express - Antologia manifesto del Connettivismo ((Ferrara Edizioni, 2006).
Come scrittore si è imposto definitivamente con la vittoria nel 2006 al Premio Urania, con il romanzo Sezione Pi Quadro, pubblicato sulla collana mondadoriana nel novembre del 2007.
L’attività di de Matteo non si ferma certo alla narrativa. Il giovane scrittore – nato a Policoro (Matera), nel 1981 – è anche un blogger tra i più seguiti e sulla rete è conosciuto con il nickname di X. Oltre al suo personale blog – Uno Strano Attrattore (www.fantascienza.com/blog/stranoattrattore – cura i contenuti del portale dei Connettivisti (Next-Station.org) e collabora con Fantascienza.com, Delos e Continuum, oltre a moderare il blog di Urania.
Il racconto che presentiamo è Fino alla fine del mondo, apparso nell’antologia Noir no War, curata da Marco Milani e Alda Teodorani per Giulio Perrone Editore e pubblicata nel 2005. Si tratta di un racconto che ha già in nuce alcuni temi che de Matteo svilupperà successivamente nella sua narrativa, in particolare nel suo romanzo Sezione π²; un racconto in cui un valoroso soldato si risveglia da un sonno criogenico per combattere una guerra eterna...
Due donne in riva al lago
Racconto di Vittorio Curtoni
In quest’antologia formata da primi racconti c’è una sola eccezione: Vittorio Curtoni, di cui presentiamo Due donne in riva al lago, apparso nel 1969 su Oltre il Cielo 153. Il primo racconto di Curtoni è Danzate, morituri!, apparso sempre su Oltre il Cielo nel 1966. Ogni regola ha sempre un’eccezione e per un nome come quello di Curtoni ci è sembrato giusto farla, anche perché il racconto che proponiamo è davvero molto bello e intrigante.
Vittorio Curtoni (nato a San Pietro in Cerro, Piacenza, nel 1949) non ha certo bisogno di presentazioni, ma forse in pochi sanno che il Vic nazionale fin dalla giovinezza scriveva racconti ballardiani – in alcuni casi con espressa autorizzazione dello stesso James Graham Ballard in persona -, ispirato e rapito dalla bellezza narrativa dello scrittore inglese.
Oltre a essere traduttore sopraffino, editor, saggista e curatore di Robot (dal 1976 al 1979 pubblicata da Armenia Editore e dal 2003 dalla Delos Books), la più bella rivista di fantascienza, Curtoni è per molti – critici e lettori - uno degli scrittori più interessanti della cosiddetta seconda generazione della science fiction italiana. Andatevi a rileggere, se ne volete una prova concreta, i racconti delle sue antologie - La Sindrome Lunare e altre storie (Speciale Robot 6, Armenia Editore, 1978), Retrofuturo (Shake Edizioni, 1999) e Ciao futuro (Urania n. 1406, Mondadori, 2001) - e il suo unico romanzo, Dove stiamo volando (Galassia 174, La Tribuna, 1972).
Dei due racconti apparsi su Oltre il Cielo, Due donne in riva al lago ci è sembrato il più significativo, evocativo, quasi metafisico, in cui i temi cari a Ballard si fondono con la sensibilità di un allora giovane scrittore italiano di fantascienza, che in barba al tempo è rimasto sempre giovane.
L’oscuro futuro della metropolitana russa
Un romanzo di ottocento pagine bestseller in Russia che poi diventa un videogioco di successo. È la storia di Metro 2033 e del suo promettente autore, Dmitri Glukhovsky.
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