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Race for the Galaxy
5 su 5
di Tom Lehmann
Race for the Galaxy, 2007, Games in Italy, Rio Grande Games
Uno dei migliori giochi di fantascienza di sempre con un meccanismo di utilizzo delle carte abbastanza originale. All'apparenza complesso dopo la prima partita diventa piuttosto immediato e scorrevole. Indicato sopratutto per giocatori esperti.
LeggiJJ ABrams: "Vi svelo i segreti della mia nuova isola"
Attenzione Spoiler! La parola al regista/produttore Lost e Fringe, sempre più protagonista assoluto della fiction fantastico-fantascientifica della televisione americana, e non solo.
LeggiQuinta convenzione
Racconto di Alberto Priora
La guerra avrà sempre un prezzo molto alto, anche nel futuro, come ben ci ammonisce questo racconto dello scrittore vincitore del Premio Galassia.
LeggiIl ritorno della space opera
Vernor Vinge, Jack McDevitt, Joe Haldeman e Catherine Asaro riportano in auge un filone sempre verde della science fiction, con quattro avvincenti romanzi.
LeggiStoria di Agnes
Racconto di Riccardo Leveghi
Temo che non molti lettori conoscano il nome di chi ha scritto questo racconto. Eppure Riccardo Leveghi (Trento, 1941-1985), attivo fin dai tempi della rivista Futuro (1964), Galassia, Oltre il Cielo, resta certamente una delle firme più originali e ragguardevoli della nostra fantascienza, alla quale ha donato opere molto interessanti, spesso sperimentali, solitamente visionarie. Personaggio poliedrico, in verità schivo, scarso frequentatore di convention, prematuramente scomparso, ci lascia una produzione non copiosa, ma sempre di qualità, anche quanto a scrittura. Nel racconto che segue (1978) assistiamo alla costruzione d’uno dei suoi mondi, e relativi personaggi, a mezzo tra realtà, esotismo, disperazione, onirismo. (Il racconto è pubblicato per gentile concessione di Gianfranco de Turris).
LeggiSonno di millenni
Racconto di Ugo Malaguti
Scrittore, traduttore, critico, ideatore e curatore di collane, editore, talent scout di autori, Ugo Malaguti (Bologna, 1945) resta tuttora uno dei pochi che in Italia hanno dedicato alla fantascienza la loro vita fin da giovanissimi, riuscendo, sia pure con alterne fortune, a farne la propria attività prevalente. E quindi, a contribuire in modo cospicuo allo sviluppo e alla diffusione di questo genere narrativo. In quanto egli stesso valente autore, Ugo ha da sempre tenuto a stimolare e valorizzare firme nazionali. La narrativa di Malaguti ha attraversato vari periodi (avventuroso, sociologico, etc.), approdando sempre a tematiche molto personali e a una scrittura elaborata, complessa e inconfondibile. Il racconto che ho scelto, Sogno di Millenni, è tra i suoi primissimi e apparve nel 1960, anch’esso su Oltre il Cielo in un periodo in cui l’autore – come molti di noi – subiva il fascino misterioso della “fanta-archeologia” e annesse contaminazioni pacifiste. Argomento poi ridimensionato, ma mai del tutto tramontato e anzi ripreso in recenti programmi tv.
LeggiDai Neandethal al web - Intervista con Robert J. Sawyer
Più volte vincitore di tutti i massimi premi della fantascienza, consulente per il governo canadese, conduttore di trasmissioni televisive di divulgazione scientifica, Robert J. Sawyer è stato ospite della convention DelosDays, a Milano, dal 2 al 5 giugno. Abbiamo scambiato due chiacchiere con lui.
LeggiNo Ordinary Family e Misfits: supereroi a confronto
Attenzione: spoiler. Poco super e molto ordinario: in onda su Fox due serie televisive che riportano in auge la figura del supereroe, ma in versione sempre più decadente.
LeggiSoldato Jordan
Racconto di Dario Tonani
Dario Tonani (milanese, classe 1959) appartiene a quella schiera di scrittori che ha esordito alla fine degli anni Settanta, ma è esploso definitivamente come autore di razza tra la metà degli anni Ottanta la fine degli anni Novanta.
Ha pubblicato una cinquantina di racconti in antologie (per Mondadori, Stampa Alternativa, Addictions, Puntozero, Comic Art, Delos Books), riviste varie e quotidiani nazionali.
Nel 2007, il romanzo Infect@ - i cui diritti cinematografici sono stati recentemente opzionati - è stato pubblicato su Urania n. 1521, e nel 2009, sempre sulla collana mondadoriana è apparso L’Algoritmo bianco, composto da due romanzi brevi che hanno in comune il protagonista, il killer Gregorius Moffa, e l’ambientazione, una Milano del 2045.
Tonani ha vinto vari premi, tra cui nel 1989 il Premio Tolkien, due volte il Premio Lovecraft (1994 e 1999) e tre il Premio Italia (1989, 1992 e 2000). Tali riconoscimenti sono il segno che Tonani si trova a suo agio con tutto l’immaginario della letteratura fantastica, dalla fantasy alla fantascienza, passando per l’horror. E come se non bastasse, negli ultimi tempi lo scrittore milanese si è anche lanciato in altri generi come la spy-story (con il racconto Il fuoco non perde ma, apparso su Segretissimo n. 1559) e il giallo (con il racconto L'escapista, di prossima pubblicazione su Il Giallo Mondadori).
Il racconto che qui presentiamo, Soldato Jordan, è apparso in appendice al romanzo L'antimondo di Vega di Dan Dastier (Editrice Il Picchio, 1979). Si tratta di un racconto che mette in luce gli orrori della guerra, anche quando a combatterla non sono necessariamente degli esseri umani in senso stretto. La guerra è guerra, sembra volerci insegnare il Soldato Jordan e come lui i tanti soldati Jordan che anche in questo momento scappano da altri soldati Jordan.
Due donne in riva al lago
Racconto di Vittorio Curtoni
In quest’antologia formata da primi racconti c’è una sola eccezione: Vittorio Curtoni, di cui presentiamo Due donne in riva al lago, apparso nel 1969 su Oltre il Cielo 153. Il primo racconto di Curtoni è Danzate, morituri!, apparso sempre su Oltre il Cielo nel 1966. Ogni regola ha sempre un’eccezione e per un nome come quello di Curtoni ci è sembrato giusto farla, anche perché il racconto che proponiamo è davvero molto bello e intrigante.
Vittorio Curtoni (nato a San Pietro in Cerro, Piacenza, nel 1949) non ha certo bisogno di presentazioni, ma forse in pochi sanno che il Vic nazionale fin dalla giovinezza scriveva racconti ballardiani – in alcuni casi con espressa autorizzazione dello stesso James Graham Ballard in persona -, ispirato e rapito dalla bellezza narrativa dello scrittore inglese.
Oltre a essere traduttore sopraffino, editor, saggista e curatore di Robot (dal 1976 al 1979 pubblicata da Armenia Editore e dal 2003 dalla Delos Books), la più bella rivista di fantascienza, Curtoni è per molti – critici e lettori - uno degli scrittori più interessanti della cosiddetta seconda generazione della science fiction italiana. Andatevi a rileggere, se ne volete una prova concreta, i racconti delle sue antologie - La Sindrome Lunare e altre storie (Speciale Robot 6, Armenia Editore, 1978), Retrofuturo (Shake Edizioni, 1999) e Ciao futuro (Urania n. 1406, Mondadori, 2001) - e il suo unico romanzo, Dove stiamo volando (Galassia 174, La Tribuna, 1972).
Dei due racconti apparsi su Oltre il Cielo, Due donne in riva al lago ci è sembrato il più significativo, evocativo, quasi metafisico, in cui i temi cari a Ballard si fondono con la sensibilità di un allora giovane scrittore italiano di fantascienza, che in barba al tempo è rimasto sempre giovane.
