Trovare il modo di scrivere sull'acqua non è una ricerca da niente. In Giappone esiste da secoli l'arte del Suminagashi, che consiste nel disegnare sull'acqua usando una combinazione di inchiostro (che si tende a espandersi) e fiele di bue (che respinge l'inchiostro facendolo ritrarre).

Ancora più difficile - impossibile, fino ad oggi - è però disegnare o scrivere sull'acqua usando solo le increspature e onde dell'acqua stessa. Sempre in Giappone pare siano riusciti a trovare una soluzione elettronica che apre interessanti prospettive sulla fisica, sulla matematica, ma non ancora sulle applicazioni pratiche.

In alcuni laboratori situati presso Akishima dei tecnici nipponici, piazzando una cinquantina di generatori d'onde in circolo davanti a una vasca, sono riusciti a ottenere il risultato; la possibilità effettiva di scrivere qualcosa sul pelo dell'acqua è data da un computer che crea le figure coordinando i generatori, regolandone il modo e frequenza, riuscendo - anche - ad agire sulla permanenza della grafica acquatica che, attraverso i generatori che lavorano e frequenze di tre secondi ciclici, creano un effetto quasi permanente.