Tom Godwin: non si tratta certo di uno degli autori più famosi della fantascienza, anche perché ha scritto molto poco, anche se quel poco ha lasciato il segno. Uno dei suoi primi racconti, Cold Equations (Le fredde equazioni) è uno dei capolavori della fantascienza degli anni cinquanta, ed è stato pubblicato innuverevoli volte.

Produsse solo tre romanzi, The Survivors (1958), il suo seguito The Space Barbarians  (1964) e Beyond another Sun (1971). Poi si suicidò, nel 1981, dopo una vita travagliata.

Proprio The Survivors è tornato in una nuova edizione col il titolo Gli esiliati di Ragnarok nel volume numero 9 della collana Odissea, ed è già disponibile sul Delos Store e nelle librerie.

Proprio nel momento in cui l'Impero Gern dichiara guerra alla Terra, l'astronave Constellation con a bordo ottomila coloni terrestri diretti sul pianeta Athena viene attaccata dagli incrociatori nemici e costretta a bloccarsi nello spazio con i motori danneggiati e i generatori d'aria fuori uso.

Se i terrestri vogliono sopravvivere non hanno altra scelta che accettare la resa senza condizioni offerta dai Gern. I coloni vengono quindi divisi in due gruppi: uno andrà a lavorare per i Gern, l'altro sarà portato sul pianeta Ragnarok, che i Gern assicurano di tipo terrestre, dove, per sopravvivere, dovranno cavarsela da soli.

Però, quel pianeta di "tipo terrestre" si rivelerà un inferno, e i quattromila coloni saranno a mano a mano decimati dalle belve che sin dal primo giorno li attaccano e dalle terribili e proibitive condizioni climatiche.

Ma se i Gern abbandonando quelle quattromila anime su Ragnarok pensavano di essersene sbarazzati, non avevano fatto i conti con le sorprendenti capacità dell'uomo, non solo di riuscire ad adattarsi agli ambienti più ostili, ma addirittura a evolversi fino a desiderare il ritorno dei Gern per poter vendicare il sacrificio di tante vite innocenti.

Tom Godwin, Gli esiliati di Ragnarok (The Survivors, 1958), Odissea 9, Delos Books, pagg. 160, euro 10.