L'ultimo romanzo di Valerio Evangelisti, con protagonista l'ormai famoso inquisitore Nicolas Eymerich, appare questo mese di agosto 2003 nelle edicole, come il numero 1472 di Urania. Si tratta di Mater Terribilis (già apparsa nella collana Strade Blu nel 2002). Con la sua solita tecnica di storie che si svolgono in tempi diversi, ma che sono strettamente correlate, la vicenda si dipana tra la missione dell'inquisitore nella Francia del 1362 occupata dagli inglesi e l'irresistibile ascesa e la tragica fine della "Pulzella" Giovanna d'Arco (Jeanne d'Arc) intorno al 1430. Un romanzo avvincente e pieno di colpi di scena, ricco di riferimenti storici e filosofici, ma allo stesso tempo scritto in modo scorrevole tanto da permettere una lettura a diversi livelli.
Con questo, che è il capitolo più corposo delle avventure del cupo e spietato inquisitore trecentesco, circa 450 pagine, l'autore bolognese raggiunge un traguardo veramente invidiabile: ben dieci volumi pubblicati nella collana "regina" delle pubblicazioni italiane di fantascienza (8 romanzi, tutte con protagonista Eymerich; un'antologia di racconti, Metallo urlante e la curatela dell'antologia dei 45 anni della collana, Tutti i denti del mostro sono uguali comprendente anche un suo racconto). Oltre a essere di gran lunga l'autore italiano più pubblicato nella storia di Urania, con questo volume entra a far parte di quel circolo ristretto di autori, una quindicina in tutto, che hanno una presenza così imponente. Autori del calibro di Dick e Asimov, di Wyndham e Sheckley, di Heinlein e Van Vogt.
L'altro volume di Urania in edicola a agosto, il n. 1473, è L'alchimista delle stelle - Volume 2: il nemico (seconda parte di The Neutronium Alchemist - Part 1: Consolidation, 1997) dell'autore inglese Peter F. Hamilton. Con questo volume seguita la pubblicazione la saga galattica denominata L'alba della notte di cui L'alchimista delle stelle costituisce la parte centrale della saga ed è stata divisa anche questa in quattro parti: la prima pubblicata in giugno, la terza e la quarta ripettivamente a settembre e ottobre prossimi.
Infine segnaliamo il numero 007 di Urania Collezione che ripropone la strepitosa antologia di Robert Sheckley: Mai toccato da mani Umane (Untouched by Human Hands, 1954). E tal proposito ci sembra giusto rilevare come questa giovane collana - in edicola da marzo di quest'anno - stia sempre più distinguendosi per l'ottima veste grafica, nobilitata dalle copertine di Franco Brambilla, e per la cura con la quale le opere vengono di volta in volta presentate. Infatti oltre a un'esauriente e interessante ritratto dell'autore a cura di Giuseppe Lippi ogni romanzo viene proposto e descritto, inserendolo nel contesto storico in cui venne pubblicato la prima volta in Italia, da personaggi che pur facendo parte del mondo della cultura non hanno nella fantascienza la loro principale prerogativa. Così dopo Sergio Bonelli, Goffredo Fofi, Massimo Picozzi, Giuseppe Genna e Pietro Cheli, questo mese è la volta dell'attore Bebo Storti (il mitico Conte Uguccione) che tra il serio ed il faceto racconta della sua scoperta della fantascienza da ragazzo, verso la metà degli anni '60, attraverso le pagine di Urania (quella della serie "rombo") e il suo innamoramento ai magici mondi di Sheckley.
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