Il videogioco Fortnite è nato solo nel 2017, ma è diventato un fenomeno mondiale immediato, passando dai dieci milioni di giocatori arrivati nelle prime due settimane dal debutto ai 125 milioni registrati nel 2018. Fortnite ormai non è solo un gioco, è un'esperienza collettiva mondiale, divertente, spensierata e ricca di sorprese, come quella avvenuta il 15 giugno e chiamata The Device.

Prima 

Non è la prima volta che la Epic Games, casa produttrice del videogioco, spiazza i suoi giocatori, dal concerto virtuale del cantante hip hop Travis Scott all'interno del gioco, all'evento dell'anno scorso chiamato The End, in cui l'intero mondo spariva in un buco nero, apparentemente indefinitamente, in realtà per far salire l'hype alle stelle quando, una volta ricomparso, avrebbe mostrato una mappa completamente nuova.

Oggi

Il nuovo evento, chiamato solo The Device, era stato ampiamente annunciato dalla Epic Games, pur senza dare alcun indizio, ma era importante che i giocatori si recassero in un punto preciso della mappa, The Agency, al massimo mezz'ora prima delle loro due del pomeriggio. L'evento veniva rinviato tre volte, eppure come ha riportato perfino la CNN, alle 13,31 i server erano già al limite delle loro capacità e milioni di giocatori si sono ritrovati bloccati al di fuori, virtualmente impossibilitati a proseguire nel gioco, per motivi che vi spiegheremo. Immediatamente sono arrivate migliaia di proteste per l'esclusione da The Device, ma anche la Epic Games ha potuto solo comunicare via Twitter di avere, per così dire, registrato il tutto esaurito nei server e che gli altri giocatori potevano seguire l'inizio dell'evento in livestream, o in questo momento, nel video che potete vedere in fondo alla pagina.

Il diluvio universale

Ed eccoci all'isola della cosiddetta Agency: prima partono delle sirene, poi dall'acqua emergono delle enormi antenne. L'agenzia esplode e dalla voragine emerge una gigantesca colonna con una sfera luminosa che poi lancia raggi di energia verso le antenne. Nel mezzo i giocatori vedono degli strani flashback in prima persona relativi all'agenzia stessa dove sta accadendo qualcosa e fa la sua comparsa Jonesy, uno dei personaggi più iconografici del gioco. E infine, in pieno stile Waterworld, l'intero mondo è sommerso, a parte l'area designata di gioco per i fortunati che sono riusciti a entrarci in tempo, dando il via al passaggio dalla stagione due alla stagione 3. È anche possibile nuotare all'interno delle pareti d'acqua, ma poco dopo si viene spinti gentilmente indietro.

Ora non resta che aspettare per scoprire cosa verrà svelato in Fortnite quando il muro d'acqua si dissolverà, nel frattempo, eccovi il video dell'evento.