Probabilmente non si calmeranno mai le discussioni online sulla scelte operate dal giovane regista Rian Johnson in Star Wars: Gli ultimi Jedi, o almeno fino all'arrivo di JJ Abrams al comando di Star Wars: Episode IX, che potrebbe anche decidere di cambiare le carte messe in tavola nel capitolo precedente.
Ma nel frattempo il binomio Disney/Lucasfilm è rimasta indubbiamente colpita in modo favorevole dallo stile del regista, al punto di accettare la sua proposta per una trilogia ambientata sì nella galassia di Star Wars, ma del tutto scollegata dalla storia principale.
IGN è andato a chiedere allo stesso regista come intende costruire una storia del tutto nuova all'interno di una mitologia che appare ormai così consolidata che i fan di vecchia data non hanno ben accettato quanto accaduto nell'ultimo capitolo della saga.
Il cuore della saga

Il regista spiega che stanno ancora cercando di capire come sarà questa nuova storia, ma quello che lo appassiona è affinare il concetto: Cos'è Star Wars? Cosa era per lui quando lo ha visto da piccolo, quale era quella combinazione di elementi che gli ha fatto desiderare di cominciare a scrivere le proprie storie ambientate in quella galassia?
Eliminando l'ovvio

Johnson vuole arrivare a scoprire cosa succede se togli il Millennium Falcon, se non c'è nessuno di cognome Skywalker e nessuno va su Tatooine:
Qual è la sua essenza? Penso sia questa la domanda da porsi a un certo punto.
Ed è a questa domanda che troverà risposta nella sua trilogia
Luke Skywalker approva

In una intervista separata, Mark Hamill ha espresso il suo punto di vista: così come Rogue One: A Star Wars Story aveva un tono più cupo, mentre Solo: A Star Wars Story è la storia di un avventuriero, un donnaiolo, con un tono più virato alla commedia, anche le prossime storie dovrebbero mantenere la propria identità separata, non dovrebbero nemmeno essere trilogie ma film indipendenti tra di loro, il più possibile diversi tra di loro all'interno dell'universo di Star Wars.
Una cosa che Hamill spera non perdano è lo humor, ma ritiene giusto che cerchino di spingersi oltre i limiti finora conosciuti.
Per concludere, Rian Johnson tempo addietro aveva detto che la sua trilogia introdurrà nuovi personaggi da un angolo della galassia mai esplorato prima e che le critiche a Gli ultimi Jedi non influenzeranno le sue scelte.
Che ne dite, è tempo per Star Wars di prendere nuove e inedite direzioni?
10 commenti
Aggiungi un commentoSi, comincia a sembrare tutto tirato decisamente per i capelli; va bene che in una galassia in guerra (c'è da vedere come finisce questa terza trilogia) di gente e di storie ce ne sono a bizzeffe, ma si rischia di finire in un loop infinito di buoni contro cattivi, mezzi buoni e mezzi cattivi, una volta vincono i buoni e una i cattivi, etc., all'infinito; non sono particolarmente convinto, ma rimango curioso di vedere come pensano di proseguire; una cosa che mi pare necessaria: personaggi davvero strabordanti, con carisma esagerato e potenza immensa; insomma, portare ad un livello molto superiore lo scontro.
Lo scontro di che?... buoni contro cattivi... e quindi si ricomincia... forse abbassare i toni e avere personaggi meno esagerati, ma più complessi dove il bene e il male non sono così definiti dove l'eroe non è tutto d'un pezzo può portare a qualcosa di nuovo... gli ultimi Jedi un po' questo ha detto...
Abbassare i toni... quindi picnic di famiglia, qualche bella chiacchierata filosofica sulla forza e sul suo uso e passeggiate romantiche... scusami, la mia è solo una provocazione; il punto è che Star Wars è lo scontro del bene contro il male, prima basato su neri e bianchi nettissimi, ora più sfumato; bene, una virata interessante, ma sempre scontro è tra bene e male, e difficilmente può essere altro senza snaturarsi; il problema di base è che la storia era compiuta con episodio VI, ma l'acquisizione Disney ci costringe a rimettere tutto in discussione e ben venga dato che comunque significa rimanere in un universo che seguita ad essere interessante; entrambe le visioni, alzare i toni e abbassarli potrebbero coesistere, dato che oltretutto non siamo davanti ad un singolo (comunque lungo) film di 2:30, ma di trilogie; c'è spazio per ogni tipo di situazione, sia per l'approfondimento psicologico che per un netto innalzamento del livello, ma già si parla di difficoltà di certi mercati nel seguire la complessità degli intrecci attuali (!!!) e dato che di industria cinematografica si parla, il vil denaro comanda e di complessità ho idea e paura che poca ne vedremo; resta poco altro...
Scusami, avevo frainteso il tuo primo messaggio, avevo capito che eri contro la lotta bene contro male ma che,allo stesso tempo volevi vedere dei super Jedi. Sono in realtà d'accordo con te, bene contro male sono il DNA di star wars, ma se si vuole non degenerare nei super eroi stile Marvel o DC bisogna ricordarsi che obi wan, in episodio 4, al massimo influenzata qualche mente e dava di scherma in modo goffo e pesante. Joda, il maestro Jedi più forte, in episodio 5 al massimo dello sforzo alzava una navetta, l'imperatore in episodio 6 manda al massimo fulmini di forza, darth vader, il Jedi più potente di tutti i tempi spostava oggetti mentre combatte con la spada laser, ammazza a distanza con il pensiero, assorbita colpi di Blatter, ottimi scambi con la spada laser. volendo si può far fare tutto a uno Jedi o un sith ma forse non sarebbe nello spirito delle cose. Da un punto di vista tecnologico hanno giocato più volte la carta della morte nera, poi del pianeta star killer, le navi spaziali sempre più grandi. Non so dove arrivare con dei toni ancora più alti. Il mio intento nel dire di abbassare i toni era quello di riportare al centro i personaggi, guardiamo Han solo, non ha poteri, ha una nave scassatissima, eppure è il personaggio più figo di tutta la saga, perché? Perché è una canaglia, ma sceglie il bene, è un contrabbandiere ma anche un buon amico, ha umor. Un personaggio complesso.
In realtà è dall'inizio che si promette (esiste una profezia) un salvatore, che oltre a riportare equilibrio nella forza, sia superiore a tutti i maligni; forse ci è andato vicino Luke, in E. VIII, che nello sforzo di farlo da lontano (notevolissima prestazione) ci lascia le penne; il super Jedi, superiore a tutti, Vader compreso, sarebbe necessario a chiudere la vicenda, ma poi Disney perderebbe la gallina dalle uova d'oro; insomma, stiamo girando intorno ad un problema che non può risolversi, perché non deve risolversi; l'approfondimento dei personaggi sarebbe artisticamente apprezzabile, ma di particolare profondità non ne abbiamo mai avuta, e, di nuovo, sarebbe portare la serie su una strada forse troppo diversa e difficile da digerire; SW è un giocattolo particolare, delicato e piuttosto rigido: se lo maltratti, rischi di romperlo...
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