Tutto è partito con l'idea di un corto. Con una campagna Kickstarter che raggiungeva 51000 dollari, e la successiva realizzazione di questo film di 14 minuti. La storia sembrava finita, ma era solo l'inizio: perché il video attirava l'attenzione, e finiva che tre delle maggiori potenze del mondo del cinema, Sony, Fox e Warner, arrivassero a sfidarsi per acquisirne i diritti. Avrebbe vinto Warner.
Il video si intitola Sundays, che potrebbe essere tradotto come "domeniche", ma forse più esattamente come "I giorni del sole", visto che, almeno all'inizio, il tema sembra essere una grande eruzione solare che causa disastri sulla Terra. Diciamo "sembra" perché la trama, bisogna ammetterlo, non è chiarissima. Potremmo definirlo un misto di Sunshine, 1984 e Inception, e se non vi è chiaro come si possano mescolare questi tre titoli, ecco forse abbiamo reso l'idea.
Ma il punto del corto non è certo la storia – la Warner assumerà degli sceneggiatori per ovviare a questo problema – ma piuttosto la forza delle immagini, il loro impatto visuale, emotivo, visionario.
Il regista Mischa Rozema dimostra un talento incredibile nel creare un mondo fantastico che lascia a bocca aperta. E vedendo cosa è riuscito a fare con 51mila dollari, c'è solo da chiedersi cosa farà quando a disposizione avrà i capitali di Hollywood.
7 commenti
Aggiungi un commentoGli daranno un assegno da 2 milioni,e in cambio obbedira a tutto quello che gli dicono. Se il suo desiderio è quello di fare soldi ha fatto tombola,se il suo desiderio è di raccontare la sua visione personale allora sono ca zzi.
Sulla trama faccio due ipotesi: o il Sole, con i suoi capricci, ha fatto saltare molti satelliti di controllo non solo della mente, ma anche di videosorveglianza, oppure ha costretto/permesso alla solita maligna mega corporation, di prendere il controllo sulla civiltà, con la scusa di riportare l'ordine; la parte finale in cui le montagne si trasformano in lisci costrutti geometrici, mi fa pensare più alla prima che alla seconda; speriamo che l'autore tenga stretto controllo della sceneggiatura (chiarificandola), perché si eviti una Holliwoodizzazione eccessiva e sei mantenga la poesia visiva; certo passare da un corto che gioca sull'impatto visivo ed emotivo, ad un film di 2 ore, che deve necessariamente dipanare la storia, può essere complicato, ma sperare non costa nulla; in ogni caso sono curioso di vedere il risultato finale.
Sentivo proprio la mancanza dell'ennesima produzione cinematografica tutta immagini ed emotività, e zero sostanza.
Bo, questo corto non mi ha particolarmente colpito, sembra solo un grossolano miscuglio dei film sopra citati (vi siete dimenticati il tredicesimo piano, la scena finale è un banale copia/incolla di una scena di questo film)
A me ha fatto pensare ad una sorta di Matrix "bacato" in cui qualcosa è andato storto... il titolo mi ha fatto anche a pensare ad un libro di cui ho letto la trama e che volevo recuperare Dayworld di Farmer, in cui si raccontava di una società in penuria di risorse in cui la maggior parte della popolazione vive in stasi ed ogni tot giorni le persone sono svegliate... sto andando per libera associazione, ma l'ho trovato molto immaginifico che va bene per un corto, ma in un lungometraggio mi aspetterei una trama un po' più consistente...
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