La fantascienza è un genere che ha avuto fortuna attraverso molti media diversi: narrativa, cinema, televisione, fumetti, videogiochi. C'è anche una solida tradizione di poesia di fantascienza, ospitata regolarmente sulle riviste americane. E il teatro? È capitato di segnalare anche su questo sito rappresentazioni teatrali tratte da opere di fantascienza, ma si tratta, certo, di casi abbastanza rari.
Sul rapporto tra sf e teatro hanno scritto un libro l'esperto di teatro Franco Farina e il critico di fantascienza Alessandro Fambrini, Scrivere il futuro. Del mancato amore tra la fantascienza e il teatro, uscito qualche mese fa nella collana Fantascienza.com di Delos Books. Il libro, che contiene anche diverse sceneggiature teatrali, verrà presentato oggi a Milano al circolo Arci Bellezza, alle 18:30. Dopo una breve introduzione di Franco Farina, quattro ex allievi del Teatro Scuola Paolo Grassi di Milano e dell’Accademia d’Arte drammatica Nico Pepe di Udine faranno una lettura recitata del testo.
“Non stiamo cercando di mettere semplicemente in scena belle e garbate storie futuribili mettendo agli attori qualche bella tutina spaziale o qualche effetto scenico" dice Farina, "ma di capire se questo mancato incontro con la dimensione del tempo che verrà non offra un piccolo tesoro di riflessioni e sfide che altrimenti non avrebbero luogo di svilupparsi”.
Circolo Arci Bellezza, via Bellezza 18A (zona Porta Romana), ore 18:30.
2 commenti
Aggiungi un commentoParlando di opere tratrali ho visto i Voca People a teatro e posso dire che il loro spettacolo mi e' sembrata fantascienza pura, sono uscito con quella sensazione di "sense of wonderful" che ti lascia la visione di un buon film al cinema.
Riguardo alla musica mi viene in mente MGZ, l'ultimo profeta che dal pianeta Burilandia ha notato il nostro pianeta a causa di un guasto dell'astronave ed ha deciso di fermarsi ad parlare con gli umani
Non metto link perche' non so se e' gradito, ma basta cercare sul youtube per trovare abbondanza di materiale sul secondo, riguardo ai primi materiale e trailer se ne trovano ma un'opera teatrale, come un film, va vista dall'inizio alla fine.
2 cent
Non ho ancora letto il testo di Fambrini e Farina: devo farlo, assolutamente. Spero di poter rimediare in futuro. Vi segnalo però una interessante curiosità: nella scorsa stagione teatrale ho visto due opere. "Giorni felici" di Beckett e "Un ispettore in casa Berling" di Priestley. Non sono esattamente SF,però.... una gioca col tema della catastrofe ambientale totale e l'altro con il flusso circolare del tempo. Due temi decisamente pertinenti alla fantascienza, ma che gli autori, in base alla loro sensibilità artistica, hanno voluto affrontare tenendosi alla larga dal "genere" della Science Fiction. Immagino che il libro tratti anche di questo.
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