Negli States debutta in questi giorni in dvd e Blu-ray il discusso (e non molto amato) Prometheus, e ciò che più stava colpendo l'attenzione dei giornalisti era il claim che è stato usato per l'uscita del film: Le domande avranno risposte.

Peccato che in realtà non sia proprio così: il sito Bleeding Cool ha intervistato Charles De Laurizika, che si è occupato dei contenuti speciali presenti nelle edizioni dvd/Blu-ray: "La Fox voleva una extended edition del film, ma Ridley Scott si è opposto, dicendo che la versione cinematografica era il director's cut".

Motivo per cui chi volesse acquistare il film, troverà sì oltre trentacinque minuti di scene tagliate, alterate o estese, ma Scott non ha voluto che venissero reinserite nel film. Senza contare, come ha detto Collider, che la presenza di materiale inedito non implica affatto che verrano spiegati i buchi logici del film.

Ecco poi comparire l'intervista a Joe Spaihts, ovvero il primo sceneggiatore al lavoro sullo script di Prometheus, che ha svelato alcuni dettagli sulla versione originale della storia: "Una delle cose che mi aveva intrigato era che non avevamo mai visto qualcuno sopravvivere all'uscita dell'alieno dal corpo, l'idea che una persona sapesse di averne uno dentro e poche ore di tempo per salvarsi, avendo precedentemente introdotto una capsula chirurgica quasi onnipotente e la nostra eroina che aveva poco tempo per estrarre l'alieno da dentro se stessa".

Spaihts racconta che la scena si svolgeva pressapoco allo stesso modo visto nel film, ma con una importante differenza: "Nella mia versione l'alieno veniva estratto ed espulso dalla capsula e la protagonista Elizabeth Shaw (Noomi Rapace) vi veniva sigillata dentro. A quel punto entrava e usciva dallo stato d'incoscienza mentre la macchina la curava. Una volta ripresa, la protagonista vedeva l'alieno crescere al di fuori della capsula e anche uccidere delle persone".

Da qui la storia prendeva un'altra piega: "Per cui quando usciva dalla struttura otto ore dopo, la situazione sull'astronave era pericolosa e fuori controllo. Quanto alla rapidità con cui si riprendeva dall'operazione, nella mia versione era una situazione che si protraeva nel tempo, ma la mia storia ha subito parecchie evoluzioni nel frattempo e poi è entrato in scena Damon Lindelof che fece ulteriori cambiamenti".

Spaihts spiega anche perché il film sembra prendere le distanze da Alien, di cui in teoria doveva essere una sorta di prequel: "Era un ordine che arrivava dall'alto. La Fox non voleva un altro capitolo della saga, ma qualcosa di completamente nuovo, per cui dovevamo allontanare gli alieni il più possibile dalla nuova mitologia".

Un altro cambiamento è stato la fine di Holloway (Logan Marshall Green): "Nella mia versione non era David (Michael Fassbender) che lo contaminava con il liquido nero. Holloway entrava nella camera con i contenitori, si toglieva il casco, veniva colpito, perdeva conoscenza e il Facehuggers lo attaccava. Tornava poi sull'astronave e veniva abbracciato da Shaw, la quale era felice che fosse ancora vivo. I due facevano l'amore e in quel momento usciva l'alieno dal corpo di lui".

Così come cambiava il modo in cui Shaw si ritrova l'alieno dentro di sé: "David sviluppava una vera fascinazione verso gli alieni e pensava che gli Ingegneri fossero dei suoi pari. Motivo per cui faceva molto spesso uscite non previste all'interno della struttura aliena e rallentava volutamente la missione. Quando Shaw lo raggiunge per dirgli che sa cosa sta facendo, lui la assale, la lega e estrae un facehugger da una delle uova. L'alieno non può essere interessato a David, perché capisce che non è un essere biologico e infila l'uovo in Shaw. Ecco come lei si ritrovava a dover estrarre il mostro".

Lo sceneggiatore aggiunge che nella sua versione David era più violento di quanto non sia poi diventato e conclude dicendo che anche il finale era diverso: "Nella mia versione, Shaw e David erano gli unici sopravvissuti, ma rimanevano bloccati sulla superfice del pianeta, potendo contare solo su loro stessi per sopravvivere. L'immagine dell'astronave che decolla è stata aggiunta solo dopo".

Senza contare il piano originale della trilogia, di cui lui e Scott avevano discusso: "La mia trilogia vedeva l'arrivo della Yutani, la scoperta di un piano ancora più grande da parte degli Ingegneri e la possibilità di cercare il loro pianeta di origine".

Che dite, sarebbe stato un film più interessante così?