Il clima di incertezza in seguito all'efferato attacco terroristico dello scorso 11 settembre non ha risparmiato nessun settore delle attività americane, Hollywood compresa: così si hanno notizie di continui rinvii, mutamenti di film in produzione o in lavorazione. Lo stesso Martin Scorsese, interpretando il sentimento generale del pubblico, che in queste settimane ha subito in quantità immagini di violenza e catastrofe, sta decidendo se sia opportuno o meno rimandare l'imminente uscita del suo durissimo Gangs of New York.

Notizie un po' più positive arrivano invece dalla produzione del seguito di Men in Black, la cui lavorazione è quasi ultimata; è stato il regista Barry Sonnenfeld in persona a smentire le voci che parlavano di un probabile mutamento radicale al finale della vicenda, che doveva svolgersi proprio al World Trade Center. "Certo, lo sfondo è stato cambiato ­ spiega il regista ­ inevitabilmente. Tuttavia questo non ha inciso per nulla sugli elementi essenziali della storia e soprattutto della sua fine, i quali non verranno toccati."

La lavorazione di Men in Black 2 è quasi completamente avvenuta a Manhattan, pertanto il piano di lavoro è stato necessariamente spostato a Los Angeles. "Il cambiamento è minimo ­ continua Sonnenfeld - la scena in questione è stata comunque lavorata davanti a un blue-screen che ora, anziché contenere immagini del World Trade Center, ne conterrà altre di un diverso edificio-icona della città. Nella versione originale la scena era stata prevista al Chrysler Building, così avevo pensato alle Torri Gemelle come soluzione di comodo. Ma questo cambiamento non significa in alcun modo che l'attacco terroristico ci abbia costretto a modificare in tono sostanziale il nostro lavoro".

Il film dovrebbe uscire all'inizio di luglio 2002.