Si chiama Robot Era il progetto che coinvolgerà ricercatori provenienti da Svezia, Inghilterra, Germania e Italia e che in quattro anni di lavoro porterà alla costruzione e sperimentazione di tre modelli robotici destinati ad aiutare gli anziani cooperando tra loro e con ambienti domotici.

I tre robot avranno mansioni specifiche. Uno sarà una sorta di maggiordomo, in grado di rammentare all'anziano quando prendere le sue medicine e di riconoscere eventuali pericoli nonché avvisare familiari o forze dell'ordine. Con lui collaboreranno il "robot portiere" con mansioni di gestione del condominio, distribuzione posta e manutenzione, e il "robot accompagnatore" in grado di scortare l'anziano nei suoi giri quotidiani o addirittura di farli per conto proprio (fare la spesa, ritirare prescrizioni e medicine).

Il direttore dell'Istituto di Biorobotica della Scuola superiore Sant'Anna Paolo Dario ha spiegato che l'obiettivo è quello di realizzare robot percepiti come amichevoli dagli utenti e valutati sostenibili dalle autorità, che dovrebbero accollarsene la spesa.

La sperimentazione verrà condotta nei due siti di Peccioli (dove sono già attive altre sperimentazioni come la casa domotica e la raccolta differenziata a domicilio mediante robot) e di Orebro in Svezia.

A quanto pare la Toscana vuole diventare la Culla del Rinascimento Robotico.