Fazi Editore ha recentemente pubblicato Gli illuminati (Les éclaireurs, 2009) dello scrittore Antoine Bello. Il romanzo è il sequel di I falsificatori (il link alla presentazione è fra le Risorse in rete) e prosegue nella descrizione della vita e delle imprese di Sliv Dartunghuver, il quale, non appena laureatosi in geografia presso l’università di Reykjavik, fu assunto dal misterioso Consorzio per la Falsificazione della Realtà, conosciuto come CFR.

Gli agenti del CFR, sparsi in centinaia di uffici in tutto il mondo, immaginano scenari che tentano poi di radicare nella realtà creando fonti false o modificando documenti esistenti. Ad esempio la cagnetta Laika, passata alla storia per il viaggio in orbita sullo Sputnik, non è mai esistita. Malgrado l'insistenza di Sliv, Gunnar, il suo capo, si rifiuta di svelargli la finalità del CFR e l'identità dei suoi dirigenti.

Sliv accetta di entrare a far parte dell'organizzazione dando prova di avere un grande talento, ma dopo un'operazione errata per la salvezza del CFR, i suoi capi decidono di far uccidere un funzionario del governo neozelandese, che ha scoperto l’inganno. Sliv si oppone decisamente ma il funzionario viene ucciso. Sliv lascia l’organizzazione. Dopo aver fatto altri lavori, decide di rientrare nel CFR e dopo molte “operazioni” Sliv si guarda indietro. Ha dedicato sette anni della sua vita a un'organizzazione che ama e odia al tempo stesso e di cui continua a ignorare la finalità. Il suo temperamento da giocatore lo spinge a scalare la gerarchia per scoprire un giorno il mistero del CFR, ma non può fare a meno di chiedersi: e se fosse la strada sbagliata? In Gli Illuminati troveremo Sliv sempre impegnato a modificare la realtà a partire dai fatti accaduti durante e dopo l’11 settembre.

L’autore. Antoine Bello è nato nel 1970 a Boston. Cresciuto in Francia, a diciassette anni ha iniziato a frequentare il Politecnico per laurearsi poi ad Harvard. Cofondatore della multinazionale Ubiquis, nel 2007 ha creato il sito Rankopedia (www.rankopedia.com) che stila classifiche su tutti i soggetti immaginabili. Dal 2002 vive a New York con la moglie e i quattro figli. Tra le opere precedenti, la raccolta di racconti Les Funambules (Gallimard, 1996) ed Elogio del pezzo mancante (Bompiani, 2000). I falsificatori, in cui hanno inizio le avventure di Sliv Dartunghuver, è uscito per Fazi Editore nel 2010.

La quarta di copertina. Diventato ormai maestro nell'arte di manipolare la realtà, Sliv si ritrova in parte testimone, in parte attore del nuovo scenario geopolitico nato dopo l'attentato dell’11 settembre. Manipolando con destrezza i fatti, con il pretesto di allertare un Occidente poco attento al pericolo terrorista, i "falsificatori" mettono così in piedi un'apocrifa fatwa antioccidentale, mentre crollano le Torri Gemelle, scoppia la guerra contro l'Afghanistan, vengono manomesse le prove riguardo all'esistenza di armi di distruzione di massa in mano agli islamici. Verità storica e finzione romanzesca sembrano cedersi continuamente il passo: chi mente di più? E di fronte alla menzogna di Stato, come "de-falsificare" la realtà? Al pari degli illuministi, gli uomini del CFR tentano intanto di mostrare la Via da seguire - avendo come unico riferimento i Lumi degli Enciclopedisti, artigiani di quella vasta impresa che Jules Michelet qualificò come una «cospirazione vittoriosa dello spirito umano». I temi posti in campo sono i più vari, dallo sfruttamento minerario in Indonesia alla vendita di uranio all'Iraq: scenari resi credibili da una documentazione pressoché perfetta, che l'estensione e la precisione delle fonti rendono, paradossalmente, inattaccabile. Riflessione vertiginosa sulle infinite reinterpretazioni della storia, Gli illuminati penetrano nel cuore di una contemporaneità nella quale la manipolazione dell'informazione ha assunto proporzioni un tempo impensabili. E la verità, ormai, non è che uno scenario tra gli altri.

Antoine Bello, Gli Illuminati (Les éclaireurs, 2009)

Traduzione Lisa Crea, Fazi Editore, pagg. 477, euro 19,50