Ci sono due punti fermi: la sceneggiatura attesa a gennaio, il ciak entro maggio 2011. Tutto il resto è pura speculazione, che fermenta anche grazie al silenzio di Christopher Nolan. Sale quindi la febbre intorno al suo The Dark Knight Rises, terza opera sull’uomo pipistrello firmata dal nuovo Re Mida di Hollywood, dopo Batman Begins e The Dark Knight (usciti rispettivamente nel 2005 e nel 2008 e accomunati, manco a dirlo, da ottime performance al botteghino e buoni riscontri da parte della critica).

Come sempre in questi casi, le indiscrezioni che precedono i comunicati ufficiali danno credito a notizie spesso infondate. Per cui da prendere con le pinze la news secondo cui il nuovo lavoro di Nolan sarebbe in sostanza la trasposizione cinematografica di Prey, una graphic novel di Doug Moench, parte della famosa serie Batman: Legends of the Dark Knight, uscita a partire dal 1989 in seguito al Batman firmato da Tim Burton. Una serie longeva e caratterizzata da storie più “adulte” e autoconclusive. Duecentoquindici gli albi in totale, di cui Prey rappresenta i numeri dall’undici al quindici.

In Prey fa la sua (ri-)comparsa il Dr. Hugo Strange, nemico giurato di Batman. Lo psichiatra sfrutta la sua influenza sul sindaco di Gotham per creare una task force che dia la caccia all’uomo pipistrello. Il commissario Jim Gordon affida l’incarico all’agente Max Cort. Strange riesce però a dedurre la vera identità di Batman e inizia a tendergli vere e proprie trappole “psicologiche” piazzando manichini parlanti nella casa di Bruce Wayne. Poi ipnotizza Cort per tentare di ucciderlo.

Alterazione della percezione del reale, ipnosi, confine fra sogno e realtà e vero e falso. Tutti temi che richiamano vagamente l’ultimo capolavoro di Nolan, Inception. Dunque potrebbe esserci qualcosa di vero nelle voci, anche perché lo stesso regista si è lasciato scappare già un paio di volte la sua preferenza per storie “realistiche” e psicologiche, piuttosto che di pura azione. Del resto anche i suoi lavori precedenti erano ispirati a fumetti o graphic novel. In più, vari siti riportano come il finale di The Dark Knight possa essere citato a corroborare ulteriormente la tesi: nell’ultima scena, il commissario Gordon dice al figlio che bisognerà ora dare la caccia a Batman. I pezzi sembrano incastrarsi bene. Staremo a vedere.