Lo stato della Virginia ha approvato una risoluzione che dichiara il 27 giugno 2009 come il Will F. Jenkins Day, in riconoscimento al genio creativo dell'autore e dei suoi numerosi successi letterari.
William Fitzgerald Jenkins, nato a Norfolk il 16 giugno 1896, è il vero nome dello scrittore di fantascienza Murray Leinster, uno degli autori più importanti e influenti della storia del genere. Nella sua lunga carriera ha pubblicato quasi 1800 racconti o articoli e 74 tra romanzi e raccolte (anche se non si è limitato alla sola fantascienza), prima di spegnersi all'età di 78 anni nel 1975.
Jenkins iniziò la sua carriera di scrittore nel 1913 e pubblicò il suo primo racconto di fantascienza nel 1919 sulla rivista Argosy (il titolo originale è The Runaway Skyscraper), contribuendo a fondare il genere. La sua importanza è immensa, grazie alla sua inventiva e alla sua capacità di essere un precursore nei temi e nelle idee.
Per esempio fu il primo scrittore a parlare di universi paralleli con il racconto Sidewise in time (apparso nel 1934, quattro anni prima che Jack Williamson pubblicasse La legione del tempo con dei contenuti simili). L'importanza di questo passaggio è testimoniata anche dai Sidewise Awards, i premi annuali che dal 1995 premiano le migliori opere di storia alternativa e che lo onorano indirettamente.
Nel 1945 con First Contact usò, forse per primo, il concetto di un traduttore universale. Nel 1946 immaginò quella che, a livello concettuale, è l'odierna rete internet basata sui computer con A logic named Joe. Nel 1956 vinse il Premio Hugo per il romanzo breve.
Jenkins ha trascorso gran parte della sua vita in Virginia, stato che in onore della sua carriera, ma anche del suo ruolo nell'esercito nei due conflitti mondiali (come istruttore e come ufficiale alle comunicazioni) e delle sue invenzioni (brevettò il processo di proiezione frontale usato negli effetti speciali e per la prima volta in 2001 Odissea nello spazio), ha deciso di dedicarli una giornata, durante la quale verrà tenuta una serie di celebrazioni.
2 commenti
Aggiungi un commentoLeinster è stato un ottimo artigiano, con molte idee, spesso innovativo, anche su temi ampiamente collaudati come l'ucronia (spesso a dire il vero sconosciuta ai lettori di pulp) e dei mondi paralleli (tema abusato quanto mai in riviste quali Argosy e Weird Tales ben prima che nascesse "ufficialmente" la fantascienza).
Uno dei suoi capolavori indiscussi (che trattava il tema dei naufragi spaziali), Il Pianeta dimenticato apparve infatti nel 1920 su Argosy (come molte sue storie di fantascienza).
Per quanto riguarda "Sideways in Time" il racconto parla di universi ucronici che si mescolano, "The Legion of Time" è essenzialmente un racconto temporale. Accostamento per lo meno coraggioso, diciamo così.
Mica tanto... intanto se ben ricordo il Tempo è stato aggiunto per fare da rimbalzo a Spazio nella Legione dello Spazio. L'ho riletto di recente nel Millemondi di qualche anno fa [anche se lì ho preferito di gran lunga gli altri due romanzi] e si basa sulla possibilità potenziale che il "futuro" si possa evolvere in un senso o nell'altro a seconda delle azioni del protagonista. Mentre è vero che non si ferma tanto nell'analisi di possibili utopie e distopie, ma è una più classica avventura fantascientifica, il concetto di punto di divergenza che da un futuro A e un futuro B c'è...
Il pianeta dimenticato invece credo di averlo letto 30 anni fa...
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