Guardians of the Galaxy è un film dallo strano destino: inizialmente visto come un esperimento rischioso per la Marvel, diventa uno dei titoli più attesi dell'anno, fino alla conferma del sequel prima ancora dell'uscita del film, prevista negli Usa il primo agosto.

E poi, per non farsi mancare niente, anche la misteriosa scena in fondo ai titoli di coda veniva postata on-line, sul Facebook russo, VKontakte o VK.

Il video, ovviamente in bassa qualità, essendo rubato al cinema, è stato rapidamente fatto scomparire dalla Marvel, non prima però che tutte le principali testate potessero vederlo, descriverlo e fare uno screenshot estremamente rivelatorio.

Motivo per cui non proseguite se volete arrivare in sala completamente all'oscuro:

Finiti i titoli di coda, l'inquadratura si apre su Knowhere, ovvero la testa decapitata di un Celestiale, divenuta casa di molteplici creature.

Scopriamo Benicio Del Toro/The Collector all'interno delle rovine di quello che era il suo palazzo (visto nei titoli di coda di Thor - The Dark World). il viso è costellato di contusioni e ha una fascia sulla testa.

Esausto e sconfitto, solleva un bicchiere che contiene un cocktail verde e mentre beve viene raggiunto da Cosmo, il cane parlante russo, che comincia a leccargli il viso.

A questo punto una voce fuori campo dice "Perchè ti fa leccare così?"

La macchina da presa si volta e scopriamo nientemeno che Howard il Papero, dentro una delle gabbie del Collezionista ormai distrutta, che beve una bevanda identica alla sua e conclude dicendo "Che schifo."

La scena finisce e sullo schermo compare la scritta "Howard the duck creato da Steve Gerber e Val Mayerik".

Cosa significa, dovremmo aspettarci di rivedere al cinema un personaggio sicuramente originale ma il cui tentativo cinematografico precedente made in George Lucas era stato un insuccesso notevole?

Più probabilmente, si tratta solo di un ulteriore tocco istrionico personale del regista James Gunn, come già scoperto con un altra scena svelata di recente, ovvero il cameo di Nathan Fillion, che non ha dato la voce al suddetto Cosmo come molti avevano teorizzato, bensì a un prigioniero nel carcere in cui sono rinchiusi i Guardians, che viene velocemente fatto fuori da Groot e Rocket Racoon, peraltro confermando la dichiarazione del regista per cui "Si tratta di un cameo molto divertente e molto breve che Nathan mi ha fatto come favore personale."

Quindi non aspettatevi indizi su Ant-Man (17 luglio 2015) o Avengers - Age of Ultron (1 maggio 2015), Marvel e James Gunn sono rimasti fedeli a quanto detto in origine e, almeno per ora, Guardians of the Galaxy rimane una galassia separata dal resto dell'universo cinematografico Marvel. Almeno, fino al prossimo capitolo.

Peccato solo che da noi, il film non arriverà prima del 20 ottobre, ma nel frattempo vi lasciamo con il trailer italiano e la più recente e rivelatoria versione estesa americana: