Ian McDonald è uno dei protagonisti della Brit Invasion, quella generazione di autori britannici che negli ultimi anni hanno prodotto la fantascienza più intressante e più innovativa. McDonald, scozzese, si sta in qualche modo specializzando nel descrivere il futuro del mondo nei grandi paesi emergenti, il cosiddetto BIC: Brasile, India e Cina.

Se l'ultima sua opera si intitola Brasyl ed è uscita da poco, nel 2007, quella più famosa fino a oggi è River od God, un romanzo ambientato in India vincitore del premio BSFA e finalista all'Hugo. La stessa ambientazione è condivisa dal racconto lungo La moglie del djinn, vincitore del Premio Hugo 2007, che esce per la prima volta in Italia sul numero 54 di Robot.

Il racconto è un'affascinante fusione di mito e alta tecnologia, nel quale dèi e demoni diventano tutt'uno con la virtualità delle intelligenze artificiali, in una storia senza tempo.

Un'esperienza di lettura che potrà ricordare Signore della luce di Roger Zelazny.

L'altro autore americano prensente nel numero vive in Germania: è Ruth Nestvold, vincitrice del premio Italia per il miglior romanzo internazionale l'anno scorso con Il linguaggio segreto (Odissea) e ospite il prossimo marzo alla Deepcon di Fiuggi. Il racconto si intitola Uscire senza salvare e in USA è stato selezionato per il Best of 2007.

La rubrica curata da Vittorio Catani che a ogni numero ripropone un classico della fantascienza italiana per una volta pesca in un passato più recente, rendendo il dovuto omaggio a una grande autrice che purtroppo scrive troppo poco e che vorremmo veder tornare in attività al più presto, Enrica Zunić;;, con il racconto Ain: del nome dei numeri e della riparazione del cielo.

Gli altri racconti sono di Franco Forte, conosciutissimo scrittore a tutto tondo, di Alberto Priora - vincitore del premio Galassia - e di Antonia Romagnoli.

La parte dedicata agli articoli include un servizio sul film Io sono leggenda, con interviste col protagonista Will Smith e con sceneggiatore e regista, e un'intervista con un monumento della fantascienza, il grande Robert Silverberg.

Giuseppe Lippi racconta la storia delle due persone che forse hanno avuto la maggiore influenza sul mondo della fantascienza in Italia: Fruttero e Lucentini. Proietti racconta degli autori inglesi della penultima generazione e Valerio Evangelisti se la prende anche col secondo film dei Fantastici Quattro (dopo aver massacrato il primo sul numero scorso).

Ma spunti ce ne sono tanti e sono tutti interessanti. Come l'articolo di Giorgio Betti che recensisce dieci film immaginari tratti dalla Metamorfosi di Kafka dai più grandi registi, o gli articoli di Anselmi sui videogiochi, di Jarok e Staglianò sul fandom e di Taddeucci su Futurama. E tutto questo in un solo fascicolo da 9,90 euro...

Infine, una nota sulla copertina: conclusa l'annata dedicata a John Picacio inizia quella dedicata a un grande artista italiano, Maurizio Manzieri. Questa e le prossime due copertine saranno firmate dal suo pennello elettronico.

Robot 53, Delos Books, pagg. 192, Euro 9,90.