Nonostante le sue piccole e grandi ingenuità The unsaid è un film interessante e intelligente, pieno di meriti. A partire dal fatto che lo sviluppo della sua trama è abbastanza imprevedibile e lo spettatore non è mai svantaggiato rispetto la regia. Il pubblico scopre ciò che accade insieme ai protagonisti ed è per questo che la trama basata appunto sul "non detto" che dà il titolo al film, risulta credibile e molto attuale.

Certo, il monoespressivo Andy Garcia, forse, non è la scelta migliore per il personaggio dello psicologo che si sente in qualche maniera responsabile per la morte del figlio. Eppure nella sua fragile e sconclusionata reazione il personaggio di Andy Garcia consente allo spettatore di immedesimarsi di fronte all'orrore derivato dal confronto con le molestie sessuali a dei minori. Un film inquietante e disperato dove il punto di vista della psicologia frana sotto il peso di reazioni molto umane. Qualche volta nobili e degne di attenzione, altre stupide e prive di ogni senso. Ed è la bravura dei giovani protagonisti anche a fare piazza pulita delle situazioni già viste e scontate che sono presenti lungo tutta la pellicola verso un finale tutt'altro che buonista, dove è l'umanità intesa in senso latino ad avere la meglio con un messaggio tutt'altro che consolatorio o rassicurante. Un piccolo film dalle grandi idee e dalla notevole forza espressiva. Nonostante tutto e nonostante il seno perbenista dell'America dove è stato realizzato.