Se nello spazio nessuno può sentirti urlare, sulla Terra, invece, tutti possono farlo e nel nuovo trailer di Alien: Earth, la serie FX in arrivo su Disney+ il prossimo 12 agosto, di motivi per gridare ce ne sono almeno cinque.
Creata da Noah Hawley (Fargo, Legion), la serie prequel canalizza tutte le sue vibe da Jurassic Park per raccontare il primo arrivo sulla terra dello xenomorfo. Come si legge nella sinossi ufficiale, infatti:
Quando una misteriosa astronave precipita sulla terra, una giovane donna e un raffazzonato gruppo di soldati tattici fanno una scoperta disastrosa che li mette faccia a faccia con la minaccia più grande del pianeta. Durante la ricerca di sopravvissuti all'incidente, la squadra di recupero incontra misteriose forme di vita predatrici e in seguito al disvelamento di questa nuova minaccia, i membri della squadra dovranno lottare per la sopravvivenza, consapevoli che le decisioni che prenderanno in merito a questa scoperta potrebbero cambiare il pianeta Terra per come lo conoscono.
La serie vede protagonista Sidney Chandler (Don't Worry Darling) insieme a Alex Lawther (The End of the F***ing World), Timothy Olyphant (Santa Clarita Diet), ed Essie Davis (Babadook) ed è ambientata trent'anni prima gli eventi di Alien, primo film del franchise diretto da Ridley Scott, che partecipa a questo nuovo progetto come produttore esecutivo. Proprio il regista, che ha diretto anche il discusso Prometheus e Alien: Covenant, ha recentemente affermato in un'intervista a ScreenRant che è giunto per lui il momento di lasciare andare il franchise:
Credo di aver avuto la sensazione che [il franchise] si fosse indebolito dopo il quarto [film, Alien Resurrection del 1997]. Penso che il mio fosse dannatamente buono, e penso che quello di Jim [James Cameron, regista di Aliens] fosse buono, ma devo dire che gli altri non erano un granché. E ho pensato: "Cazzo, è la fine di un franchise che dovrebbe essere importante quanto Star Trek o Star Wars". […] Diversi anni dopo, dissi: "Lo farò risorgere" e scrissi Prometheus da zero, da un foglio bianco. Damon Lindelof e io ci sedemmo e poi lavorammo a Prometheus. Era molto attuale e molto gradito. Il pubblico ne voleva davvero di più. Dissi: "Deve volare". Nessuno voleva lavorarci, e ci riprovai ancora una volta e realizzai Alien Covenant, e funzionò anche quello. Per come sta andando ora, penso di aver fatto abbastanza, e spero solo che vada avanti.
1 commenti
Aggiungi un commentoe niente, fa già ridere così. Meno male che ha abbandonato il franchise, considerate le schifezze immani che è riuscito a realizzare, e di cui a quanto pare addirittura si vanta.
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