Cronache dai ghiacci – 90 giorni in Antartide è una storia che come appassionati di fantascienza conosciamo molto bene. Si tratta infatti del racconto della sfida umana a un ambiente estremo, completamente alieno e ostile alla vita umana.

Solo che non è lontano dalla Terra milioni di chilometri, ma si trova sul nostro pianeta.

Chiara Montanari racconta in questo libro quella che all'epoca era la sua quarta "missione" presso la base antartica Concordia, prestata tra il 16 novembre 2013 e il 5 febbraio 2014. Mentre leggevo questo libro era in corso il suo quinto periodo presso Concordia, dalla quale è rientrata da poco.

Il suo racconto non è "vero" in senso stretto, poiché le vicende umane e professionali che presenta sono state alterate, e i nomi cambiati, per rendere un freddo diario una verosimile narrazione, ma veri sono i sentimenti, le situazioni estreme che racconta.

La sua sciolta e veloce esposizione rende vivo e vicino al lettore il senso di una sfida per la vita che può presentarsi nelle forme più inaspettate, in un ambiente che richiede la massima concentrazione per garantirsi la sopravvivenza.

Vicina al lettore è anche la cronaca delle interazioni umane, studiate anche dagli enti spaziali in quegli ambienti, come prova generale di permanenze di lungo periodo di piccoli gruppi di esseri umani in missioni spaziali, con ambienti che, come la base Concordia, hanno spazi ridotti all'essenziale, con il concetto di privacy praticamente inesistente.

Cronache dai Ghiacci è una bella e interessante lettura per comprendere che che, al di fuori di ogni retorica, in qualsiasi luogo, le dinamiche umane e lavorative siano più o meno sempre le stesse, anche se diversi possono apparire i contesti. E sicuramente diverso dai nostri uffici "normali" è l'Antartide a -50°. Ancora oggi, a meno di un secolo dalle tragiche vicende del dirigibile Italia (missione artica in questo caso), i poli sono un ambiente ostile, non domato e, forse, indomabile. Ma la sfida scientifica che rappresenta è ancora viva, perché è un luogo che di contro ha tanto da insegnarci, su noi stessi e sul nostro mondo.