Quest'anno il premio Omelas ha introdotto una inedita sezione Trek, in collaborazione con lo Star Trek Italian Club, riservata a racconti ambientati nel mondo Trek che si occupino di "diritti degli esseri senzienti" - come sono chiamati in Star Trek. La Prima direttiva, le posizioni contro la pena di morte, la cultura pluralista di Star Trek non passano inosservate agli occhi di chi lotta per la difesa dei diritti umani. Per chi ama Star Trek, l'universo policentrico e differenziato della Federazione può essere un ambiente particolarmente ospitale per una riflessione sui diritti umani che si muova su un terreno familiare ai lettori senza cadere nel didascalico.

Ricordiamo che il Premio Omelas è organizzato con la collaborazione di Amnesty International, e comprende anche la sezione per la fantascienza generale e un premio speciale per il miglior racconto sul tema della tortura. "Perché la tortura? Semplicemente perché la tortura, nel 2001, continua a esistere, nonostante sia vietata da leggi nazionali e convenzioni internazionali" afferma Andrea Ferrero, uno degli organizzatori del premio, attivista di Amnesty. "continua a essere praticata, in forme più o meno gravi, nella maggior parte dei paesi del mondo. Anche in Europa. Anche in Italia. Di solito siamo portati a ignorarne l'esistenza, al più la consideriamo un male in estinzione. A volte la vediamo in forme così sofisticate da non riconoscerla; a volte ci balza davanti agli occhi improvvisamente, un pezzo di Medioevo, con tutta la sua violenza intollerabile. Ma non possiamo continuare a voltare la testa da un'altra parte."

Alla pagina www.fantascienza.com/omelas/st_00.html si può trovare un saggio di Valentina Piattelli su "Star Trek e diritti umani". Termine ultimo per la partecipazione alla sezione "Omelas Trek" è il 10 gennaio 2002. La premiazione avverrà a Fiuggi nel corso della prossima Italcon, nel marzo 2002.