Per molti Lawrence Kasdan è il regista di film indimenticabili come Il grande freddo e Turista per caso, ma i fan di Star Wars sanno che è stato co-sceneggiatore di L'impero colpisce ancora, Il ritorno dello Jedi e l'imminente Star Wars Il Risveglio della Forza, a cui si aggiunge anche I predatori dell'arca perduta.

Visto che manca sempre meno al momento in cui Star Wars ci riporterà in quella galassia lontana lontana in cui non vedevamo l'ora di tornare, il Los Angeles Times è andato a intervistarlo, per farsi raccontare il lungo percorso della saga più amata al mondo, dal passato al futuro

Le cose cambiano

Non c'è paragone tra i tempi del Ritorno delle Jedi e quelli in cui arriva Il Risveglio della Forza, ora tutto è connesso: cinque minuti dopo che hai postato il trailer, ha già fatto il giro del mondo. All'epoca era più un “Hai visto il trailer? No, devo andare a vedere un film con cui lo proiettano”.

Sia L'impero Colpisce Ancora che Il Ritorno dello Jedi erano grandi film, ma il mondo è cambiato.

Le sue aspettative

Le aspettative sono altissime, ma quelle economiche sono irrilevanti per me. Incasserà quello che incasserà. Ha importanza in quale punto della classifica dei maggiori incassi di tutti i tempi arriverà? Per me no.

Quello che conta è: siamo soddisfatti di ciò che abbiamo realizzato? Abbiamo raggiunto gli obiettivi che ci eravamo prefissati?

Ho visto il film 6/7 volte e mi sento molto soddisfatto al riguardo.

Quando il film inizia, non riesci a credere a quanto dinamico e divertente sia. JJ Abrams ha battuto un fuoricampo. 

Come tutto è ricominciato

Quando Il Ritorno dello Jedi era uscito nelle sale io avevo pensato “Star Wars è finito per me”. Sono andato avanti facendo altre cose. Anche se un evento così grande non ti lascia mai, io dovevo lasciarmelo alle spalle.

Poi nell'ottobre del 2012 ricevo una chiamata dalla produttrice della Lucasfilm Kathleen Kennedy: “vogliamo fare altri film, puoi venire qui a parlarne con me e George (Lucas, ovviamente)”?

Lucas aveva già buttato giù idee per più film, non solo la nuova trilogia ma spin-off e cose del genere. Non sapevo se volevo esserne coinvolto ma risposi “Potrei fare il film su Han Solo”, che è il mio personaggio preferito.

Mi presero come consulente su Episode VII, poi nel giro di poche settimane la Disney possedeva tutto e la gente era sotto shock.

E poi arriva JJ

Ero entusiasta del fatto che avessimo contattato Abrams per fare il film, pensavo che fosse il regista perfetto per il progetto. Non lo conoscevo, ma quando ci incontrammo scoprii che era un tipo divertente, sveglio, irriverente per alcune cose ma in grado di capire le virtù di ciò che volevamo riportare in vita dal passato. Quando accettò ero al settimo cielo.

La creazione

Eravamo soggetti a forti pressioni, ma in realtà è stato il processo di scrittura più divertente che avessi mai avuto. Abbiamo delineato la storia camminando per miglia e miglia insieme: Santa Monica, New York, Parigi, Londra, con lui che registrava tutto sull'iPhone.

Abbiamo realizzato la prima stesura in sei settimane, lavorando anche durante tutto il periodo natalizio. Mi sentivo pieno di energia.

Luke, Han, Leia

Si, il piano è sempre stato di averli di nuovo in scena: Siamo partiti dall'idea che fossero passati 30 anni dall'ultima volta in cui li avevamo visti, così come noi stessi avevamo vissuto 30 anni vedendo cambiare il mondo.

Così 30 anni erano passati, qualsiasi cosa significhi poi in quella galassia, e abbiamo sempre Han, Leia, Luke, Chewie, C-3PO, gli elementi fondamentali della storia, quelli che donano un'alone di nostalgia e di risonanza per gli spettatori.

Rey, Finn, Dameron

E poi c'è questo cast del tutto nuovo, straordinari giovani attori che non avevano mai fatto parte di questo mondo prima.

Non c'è mai stato nessuno come Adam Driver (Kylo Ren) in un film di Star Wars, così come Daisy Ridley, John Boyega, Domhnall Gleason sono sangue nuovo nella vene della saga. 

Il passato e il presente si incontrano

Sapevamo che tutti questi personaggi dovevano ritrovarsi nella storia, e sapevamo quali virtù stavamo cercando di risvegliare, e questo da solo dava forma e sostanza alla narrazione.

E poi c'è qualcosa su Darth Vader di molto potente che aggiunge un elemento importante e che il film abbraccia completamente.

I film precedenti hanno sempre parlato di generazioni e famiglie, sul passaggio di conoscenze, su ciò che può essere trasferito e ciò che è intrinseco nell'universo.

La Forza è sempre stata la prima idea di George Lucas e questo aspetto filosofico unito all'entusiasmo della scene d'azione, crea un mix molto potente.

Il passato

Non ho avuto bisogno di rivedere la trilogia originale, fa parte del mio dna a questo punto. Ma non penso che fosse rilevante rivederla, Il Risveglio della Forza è un storia nuova, diversa.

Non so se la gente se ne sia resa conto o no, ma la saga è questo grande arazzo diviso in sezioni definite dai registi.

George aveva girato un film che lo rispecchiava alla perfezione e chiunque avesse visto American Graffity non sarebbe rimasto sorpreso dall'esuberanza presente in Una Nuova Speranza.

Poi per L'impero Colpisce Ancora, George disse “Voglio che abbia lo stile di Irvin Kershner”. Ed è un film cupo, misterioso e spaventoso che tratta i personaggi in modo diverso.

Richard Marquand era un uomo adorabile e Il Ritorno dello Jedi aveva questo tono leggero, ti diceva “Ci sarà il lieto fine”. Questo era il suo stile.

Il presente

Ora, lasciamo da parte i prequel, in cui George ha fatto quello che ha fatto realizzando i suoi desideri: Con JJ hai una nuova generazione che padroneggia la dinamica della ripresa cinematografica e gli effetti speciali per mettere insieme qualcosa con una forte personalità.

Abrams è una brava persona che cerca di fare i film come io cerco di fare i film, ovvero sapendo che girare un film è un privilegio e nessuno dovrebbe sentirsi depresso guardandoli.

Sputi in faccia alla fortuna se non cerchi di divertirti e questo è evidente: quello che vedrete è a tutti gli effetti un film di JJ Abrams. 

Il Futuro

Tutti i prossimi film saranno diversi tra loro: Rian Johnson (Looper) sta creando delle cose davvero peculiari per Episode VIII. Se conoscete i suoi film precedenti, sapete già che sarà diverso da qualsiasi cosa abbiate mai visto nel mondo di Star Wars.

Non potresti avere tre persone più diverse di JJ Abrams, Rian Johnson e Colin Trevorrow (regista di Jurassic World e di Episode IX). I loro film hanno la saga di Star Wars come base narrativa, ma tutto sarà diverso.

E poi Phil Lord e Chris Miller (The Lego Movie) gireranno lo spin-off su Han Solo e non devo immaginare cosa faranno, perché lo sto scrivendo io!

Han è più giovane nello spin-off ed è divertente perché devo immaginarmelo dieci anni prima della saga originale, quando ha circa vent'anni. Com'era prima di indurirsi? Prima di subire delle sconfitte, di indossare la maschera da cinico? Cosa lo ha fatto diventare ciò che è?

I prequel

La storia raccontata nei prequel non interferisce con la nostra. Noi ci siamo basati sulla trilogia originale e non abbiamo avuto a che fare granché con gli altri film. Quei capitoli avevano un certo stile, e non è quello che volevamo avere noi.

Siamo più vicini a Una Nuova Speranza e L'impero Colpisce Ancora.

Una cosa che mi è sempre piaciuta di Una Nuova Speranza è che è un film buffo. Certo contiene temi forti e filosofici, ma di fondo è buffo e lo intendo nel miglior senso possibile.

Il Risveglio della Forza è buffo, a suo modo. Ci chiedevamo sempre: una cosa del genere può succedere? E ci rispondevamo, beh perché no?

Tutti fanno riferimento al Canone, ma per me ha zero significato, non so nemmeno cosa sia, non riesco a capirlo. 

In fondo

Una nuova Speranza è un film brillante su tutti i livelli. Ti stupisci ancora dei suoi limiti economici e tecnologici, del fatto che non ci fosse un'inquadratura sprecata.

Il film era veloce, divertente, buffo. In qualsiasi momento George riteneva ci potesse essere del puro divertimento, lo inseriva.

E così è anche per Il risveglio della Forza.