Ricerca: «eioillaaaraoesialdiillnatiiiftireruetodiareidinmeseysoldidierisera a casa tua e mi hanno fatto la doccia a casa mia e mi sono fatta la piega per il cambio di piani di casa di mia mamma mi ha risposto il mio y mi sa»
Programma Moorcock
Dove vanno a finire i capolavori della fantascienza? Tutti quegli stupendi romanzi pubblicati decine d'anni fa da questa o quella rivista ormai cessata, da questa o quella casa editrice ormai chiusa, mai ristampati, mai riscoperti... Lanfranco Fabriani scava nella sua biblioteca alla ricerca di tesori perduti. I lettori dovranno scavare nelle bancarelle dei libri usati per trovarli, mentre gli editori possono anche prendere queste note come consigli...
LeggiConoscere Robert A. Heinlein 3
Con questa serie di articoli cerchiamo di presentare ai nostri lettori i più interessanti autori di fantascienza. Uno strumento utile per conoscere o per approfondire gli scrittori che hanno fatto la storia di questo genere. Questo mese parliamo di uno dei grandi della fantascienza classica: Robert A. Heinlein, autore fra l'altro del romanzo Fanteria dello spazio portato sullo schermo da Paul Verhoeven.
LeggiFantascienza in tv: la nuova stagione
Mentre lo spetattore italiano deve accontentarsi di qualche vecchio Star Trek a notte tarda e di un paio di cloni di X-Files, negli Stati Uniti già da settembre sono partite le nuove stagioni di una folta schiera di serial fantascientifici. Diamo un'occhiata alle meraviglie che noi, se saremo fortunati, vedremo solo fra vari anni...
LeggiAnalisi del Quinto Elemento
I film americani fanno divertire, i film europei fanno discutere. Come già era accaduto lo scorso anno con Nirvana, anche Il Quinto elemento, il colossal fantascientifico francese di Luc Besson, ha sollevato fra gli appassionati e gli addetti ai lavori un'ampia discussione. Sembrano prevalere, bisogna dire, i pareri negativi, ma a noi appare certo che un film che fa parlare di sé ha certamente colpito più a fondo di un altro che magari incassa molto ma viene subito dimenticato. Noi riportiamo alcuni interventi che ci sono sembrati sollevare punti interessanti.
LeggiLe tre stimmate sintetiche (parte I)
Droga e cyberpunk, a prima vista appare un accostamento facile e naturale. Lo squallore di certi contesti cyberpunk è il sito ideale in cui possa capillarmente diffondersi l'uso di sostanze stupefacenti d'ogni genere, con tutte le connotazioni negative che a livello di coscienza sociale siamo soliti attribuirvi nel presente. Ma quei contesti sono anche - nell'ottica degli abitanti di quelle storie future - il posto migliore per arricchire i propri sensi, meglio stimolare il proprio corpo e far schizzare in alto in una profusione di indimenticabile realismo i propri sogni attraverso l'uso di svariate droghe.
La droga (come fenomeno generale) è perfettamente inserita in quel tessuto sociale umano, e a raccontare una storia con la narrazione focalizzata su un abitante di quei luoghi molti aspetti possono passare in sordina, tanto sembrano naturali e integrati. Non è certamente la droga a far notizia in quei contesti.
Ma come si può uccidere così un amore?
Racconto di Lanfranco Fabriani
Ogni tanto vale la pena fare un po' di revival, nel senso di andare a ripescare le buone cose che sono uscite nel tempo che fu. Roba italiana, certo, apparsa in riviste italiane. Come questo racconto di Lanfranco, che anche se è uscito nel 1982 su TTM, in realtà è di una attualità impressionante. Spero proprio che non ci si debba ridurre in questo modo.
LeggiStarship Troopers tra fantascienza e realtà
Dai Fanti Spaziali, che Robert A. Heinlein immaginò nel 1959 per difendere il mondo dagli alieni di turno, ai Guerrieri di terra che l'esercito degli Stati Uniti d'America vorrebbe realizzare per dominare nel ventunesimo secolo ogni altro esercito del pianeta. Leggiamo cosa succede quando fantascienza e realtà mescolano le carte, in attesa di scoprire al cinema quali effetti speciali sorreggono il film che la Sony e Paul Verhoeven hanno tratto dal romanzo-culto di Robert A. Heinlein.
LeggiSceneggiati fantastici italiani 7
Chi è nato tra la fine degli Anni Cinquanta e gli inizi degli Anni Sessanta sicuramente ricorderà sceneggiati come Il segno del comando o A come Andromeda, che incollavano allo schermo milioni di italiani. Molte di queste produzioni erano completamente o in parte di argomento fantastico o fantascientifico. Ricordi sfumati, che tendono a perdersi negli abissi del tempo, visto che raramente, e nel caso a orari impossibili, questi sceneggiati vengono replicati. Se siete fra coloro che hanno questi ricordi, cercheremo qui di offrirvi la possibilità di metterli un po' più a fuoco.
LeggiZaffiro e Acciaio 10
Una musica inquietante sottolinea le immagini di una maglia (l'equilibrio dello spazio-tempo?) che si sfalda mentre una voce fuori campo recita: "Tutte le anomalie verranno regolate dalle forze che controllano ogni dimensione. Ovunque ci sia vita non verranno utilizzati elementi transuranici pesanti. Sono disponibili pesi atomici medi: Oro, Piombo, Rame, Giaietto, Diamante, Radio, Zaffiro, Argento e Acciaio. Sono stati scelti Zaffiro e Acciaio"...
LeggiSindrome di Nomoski
Racconto di Giovanni Burgio
Giovanni Burgio è relativamente nuovo dell'ambiente, ma in breve tempo ha dimostrato di saper crescere parecchio come autore, sfornando racconti sempre migliori, sempre più calibrati e sempre più vicini agli standard qualitativi che segnano il passaggio del confine tra amatorialità e professionismo. Un suo racconto ha vinto l'ultima edizione del premio Courmayeur, e nelle passate edizioni del premio Alien ha sempre fatto bene, come con il racconto che segue, che si è piazzato tra i finalisti. Sono sicuro che Giovanni continuerà a crescere, perché ha dalla sua due armi molto importanti: la modestia e la capacità di mettersi in discussione. Solo così si può continuamente migliorare.
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