In diverse occasioni, i Paperi disneyani hanno affrontato avventure di genere fantasy, grazie soprattutto agli autori italiani che dagli anni Cinquanta realizzano la gran parte dei fumetti della Mouse Factory di tutto il mondo. Con il n.165 attualmente in edicola, la testata Zio Paperone inaugura un ciclo di episodi molto atteso e per molti versi unico: un "kolossal" fantasy nato nell'editrice nordeuropea Egmont per iniziativa del suo editor Byron Erickson, qui anche sceneggiatore. Lunga e faticosa (la pubblicazione italiana delle 164 tavole durerà 12 numeri di seguito, caratterizzando tutto l'anno), la saga porta il titolo originale di "The World of Dragonlords" e la matita di Giorgio Cavazzano (tra i migliori fumettisti italiani di tutti i tempi), che ha iniziato a realizzare il primo capitolo addirittura nel 1998. Il grande cartoonist veneziano, facendosi aiutare per la (splendida) inchiostrazione dal suo braccio destro Alessandro Zemolin, pare abbia terminato il lavoro alla vigilia dello scorso Natale, tra una copertina per il mercato francese e le storie di Topolino.

Nel ciclo di episodi (letti in contemporanea da un pubblico di fans disneyani molto ampio, a cominciare da quelli tedeschi che per primi l'hanno iniziato a conoscere), Paperino, Zio Paperone e Qui, Quo e Qua sono catturati dalla brutale, violenta genìa dei Morg, per essere venduti come schiavi. Il coinvolgimento dei tre nipotini nelle questioni della terra dei Morg crescerà sempre più e, dalla volontà originaria di liberare gli zii, si trasforma nel desidero di aiutare il gruppo di ribelli a combattere gli oppressori.

Per Erickson, l'opera rappresenta il sogno di una vita: realizzare la storia che avrebbe sempre voluto leggere tirando in ballo alcuni fra i più amati membri del cast disneyano, in azione al fianco di altri creati per l'occasione. Tra questi ultimi, Brendon, interprete "serio" della storia, ricalcato da un amico personale di Erickson, che Cavazzano ha caricaturato nelle vignette, su richiesta dello sceneggiatore.