Con la sua solita retorica infantile, il presidente degli Stati Uniti Donald J. Trump ha scritto ieri su Truth che imporrà dazi del 100% su tutti i film prodotti fuori dagli Stati Uniti.

A parte che non è chiaro cosa significhi imporre dazi sulla produzione di un flm, la cosa preoccupa naturalmente l'industria cinematografica americana, e ancora di più quella canadese.

Negli ultimi decenni infatti molte produzioni televisive e cinematografiche americane sono state prodotte in Canada, dove i costi erano inferiori. Si è sviluppato quindi un fiorente settore cinematografico canadese, con studi, strutture, ma anche tanti attori che hanno avuto accesso alle produzioni USA.

Tutto questo è messo a rischio, ma in realtà corrono molti rischi anche le aziende di produzione americane che se ne servivano e che ora si troveranno a dover affrontare costi più elevati, e a dover trasferire set negli USA o adeguarsi a pagare – come non è chiaro – questi famigerati dazi.

La lista delle serie di fantascienza prodotte in Canada è lunghissima; sarebbe più breve probabilmente più rapido elencare quelle prodotte interamente in USA. Altre sono girate nel Regno Unito; molti film sono girati in Australia e Nuova Zelanda.

Il post mette anche seri dubbi sul fatto che possa essere ancora possibile distribuire negli USA film non americani. Oltre al fatto che non si capisce su che basi Trump decida di punto in bianco di imporre dazi eccezionali su specifici prodotti dopo aver firmato trattati che definivano dazi massimi molto più bassi.