Umberto Rossi è ben noto nel mondo della fantascienza, soprattutto come cultore (e traduttore) di Philip K. Dick. Era quindi naturale attendersi che il suo primo romanzo, presentato alcuni anni fa al premio Urania dove arrivò in finale e in uscita oggi in ebook per Delos Digital, riflettesse il modello del suo autore.

Se i toni ricordano Dick, però, il romanzo di Rossi, che si sviluppa in modo molto intrigante coinvolgendo il lettore nei problemi mentali del protagonista, che sembra aver dimenticato gran parte del suo passato anche a volte ha dei flash, dei ricordi spesso impossibili, è ben affondato nella realtà italiana, che l'autore analizza, plasma, smonta, contorce.

Un libro affascinante, caduto nell'oblio spesso destino dei romanzi finalisti, che Delos Digital è felice di riportare alla luce.

L'uomo che ricordava troppo

Il libro

Johann Hagenström ha un bel problema: la sua memoria ha perso parecchi pezzi del suo passato; in compenso, ogni tanto ricorda cose che non sono mai successe… che non possono essere successe. Johann vorrebbe tornare a una vita normale e al suo normale lavoro di traduttore: ma la strana sindrome mentale che lo affligge non glielo consente. La terapia dello psichiatra che lo ha in cura non sembra dare risultati; come se questo non bastasse, i suoi falsi ricordi lo portano frequentemente nel bel mezzo di una feroce guerra civile che lo atterrisce, o di un'Italia ridotta a un deserto. E nelle sue allucinazioni retroattive torna ossessivamente una figura enigmatica, un'affascinante donna di colore che pare conoscerlo molto bene… troppo bene.

Quando poi Johann comincia a incontrare persone uscite dai ricordi di una vita che non ha vissuto, tutto intorno a lui comincia a disgregarsi; lui stesso comincia a dubitare di se stesso; e quella che emerge è una realtà minacciosa. E letale.

Un romanzo finalista al Premio Urania, dove Philip K. Dick incontra Alfred Hitchcock.

L'autore

Nato nell'anno delle Olimpiadi di Roma, Umberto Rossi a nove anni ha visto Armstrong posare i piedi sulla Luna. A diciotto l'hanno fatto uscire da scuola, coi suoi compagni, perché avevano rapito Aldo Moro. Dopo aver conseguito una laurea in lingue (e aver vestito l'uniforme dell'Esercito Italiano), l'autore ha tradotto manuali di informatica e un sistema operativo finito nel cimitero del software; si trovava negli Stati Uniti quando iniziò la I Guerra del Golfo e tornò a casa su un aereo pressoché vuoto; ha conseguito un dottorato di ricerca leggendo decisamente troppo; è tornato a fare traduzioni tecniche; si è trovato a fare ricerche di vario tipo come consulente del CENSIS; ha visitato Scampia prima che diventasse tristemente celebre; è finito su una cattedra delle scuole superiori quando meno se lo aspettava; ha tradotto Dick, Lansdale e Disch, per non parlare di Harlan Ellison; ha pubblicato due libri che non c'entrano niente l'uno con l'altro; stava per incontrare Ellison, ma per fortuna o purtroppo la cosa è andata a monte; lo invitano a parlare di diversi argomenti, ma non sempre lo pagano; ha pubblicato tre racconti di fantascienza.

E adesso il romanzo, dopo soli 34 anni di gestazione.

Umberto Rossi, L'uomo che ricordava troppo , Delos Digital, Odissea Fantascienza 10, isbn: 9788867759828, ebook formato kindle (su Amazon.it) o epub (sugli altri store) con social drm (watermark) dove disponibile , Euro 3,99 iva inclusa

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